Sicilia, terra di tradizioni secolari, mari incontaminati, cultura millenaria e centrali atomiche

par Sergio Cacioppo
martedì 8 settembre 2009

Alla luce di nuove sconvolgenti decisioni governative in materia di produzione di energia elettrica, apprese dalla testata giornalistica “L’Occidentale” di Giancarlo Loquenzi, e tenuto conto che l’Italia ben si presta ad uno sviluppo eco sostenibile, non si capisce come è stato possibile che il Governo Italiano, sembrerebbe aver già preso gli accordi di partito necessari (e non solo quelli) per costruire in Sicilia un mega impianto termonucleare, per la produzione di energia.

Il Premier Silvio Berlusconi ed i suoi ministri si sono già adoperati per la realizzazione dell’impianto nucleare, trascurando di contro il fatto che quando si devono prendere delle decisioni importanti che coinvolgono tutta una Regione (la Sicilia), sarebbe non solo utile ma necessario dover chiedere ai cittadini stessi, il loro parere, magari solo per tentare d’evitare dissensi e proteste, a volte anche molto violente con chi, certe decisioni non intende accettarle supinamente.

E’ già da qualche tempo che diversi accordi sono stati siglati tra il Governo Centrale e quello Regionale Siciliano, guidato da Raffaele Lombardo. Ci aveva fatto ben sperare l’annuncio che avevano preso il via i lavori per un parco solare fotovoltaico monossiale in Sicilia e che a realizzarlo era la Società “Infrastrutture S.p.A”., holding di un gruppo di società private, che ha in progetto di installare impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di oltre 18 MWp in diverse regioni italiane. Quello siciliano è il primo ed avrà una potenza di 1MWp, con un investimento previsto è di circa 5 milioni di euro, interamente finanziato da Infrastrutture e sarà completato entro dicembre 2009. Sarà uno tra i Parchi fotovoltaici più produttivi d’Europa con un’esposizione ai raggi solari prevista pari ad oltre 2.000 ore, sarà costituito da pannelli fotovoltaici in silicio policristallino a tecnologia monossiale e darà lavoro a oltre 30 professionisti a livello locale ed eviterà l’emissione nell’atmosfera di circa 1.050 tonnellate di anidride carbonica (CO2) all’anno.

 

Nei giorni scorsi si erano inoltre rincorse le voci che il Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo e l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel Fulvio Conti avessero firmato un protocollo d’intesa per lo sviluppo del settore energetico nell’isola, al fine di produrre più energia, a minor costo e a basso impatto ambientale. La stessa Enel prevede di incrementare per almeno 400 MW nei prossimi quattro anni la produzione di energia da fonti rinnovabili, attraverso nuovi impianti eolici e solari. L’investimento previsto è di circa 1 miliardo di euro.

Enel promuoverà inoltre la realizzazione a Catania di uno stabilimento per la produzione di pannelli fotovoltaici ad alta tecnologia, in partnership con leader di settore a livello nazionale e internazionale (STMicrolectronics e Sharp).

Lo sviluppo in Sicilia di un sistema eco-sostenibile era stato ben accolto dalle popolazioni dell’isola, in quanto si combinano insieme alcuni fattori che vedono tra i principali, quello di una produzione di energia a basso costo, un aumento occupazionale ed il fatto che finalmente si puntava fortemente alla denuclearizzazione dell’Isola e ad una produzione di energia senza fattori inquinanti, tenuto conto che proprio la Sicilia, ben si presta alla soluzione fotovoltaica, per il suo clima caldo e soleggiato per buona parte dell’anno.

Ma come si dice, le notizie buone sono preludio di sventura e catastrofe, difatti ecco intervenire il Governo Berlusconi che annuncia con soddisfazione la costruzione della prima CENTRALE TERMONUCLEARE ITALIANA, e guarda caso in Sicilia.

Come si può conciliare una Centrale Nucleare con una terra splendida come la Sicilia con tradizioni secolari, mari incontaminati, turismo e cultura millenaria?

Si progetta di erigere una cattedrale non nel deserto ma a Termini Imerese, una magnifica Città, con quasi 30.000 abitanti, che sorge sulla bellissima costa Nord dell’isola.



Eppure, qualcuno, ha già preso degli accordi (sottobanco naturalmente), con il Governo locale e certamente con il Governo Regionale Siciliano.

Mi chiedo quindi, alla luce dei noti “(dis)sapori” tra il Premier Silvio Berlusconi ed il Governatore Siciliano Raffaele Lombardo, alcune cose:

- Su quali basi è stato scelto il sito di Termini Imerese per destinarlo alla costruzione di una centrale nucleare in Sicilia?
- Per quale motivo è stato scelto un tratto di bellissima costa per costruirci un Mostro nucleare che deturperà tutto, inquinando non solo l’ambiente circostante, ma l’intera comunità di Termini Imerese?
- Sarà una centrale di 3a o di 4a generazione?
- E’ stato tenuto in conto che oltre alla popolazione di Termini Imerese (30.000 ab.), si trova a meno di 33 Km dalla Capitale siciliana “Palermo” con una popolazione di oltre 1.200.000 ab.?
- E’ anche stato considerato che in Sicilia è tristemente onnipresente la MAFIA, che nell’isola trova le sue radici più profonde, limitando e controllando in maniera precisa tutto ciò che avviene e che costituisce un business?
- Qual è l’accordo politico tra il Governo Italiano ed il Governo Regionale Siciliano?
- Chi costruirà il Mostro Nucleare?
- Da dove saranno presi i denari per la costruzione di un impianto che costa qualche miliardo di euro?
- Quali giovamenti avrà la Sicilia e sopratutto la Provincia di Palermo (luogo dove dovrebbe sorgere l’impianto di produzione)?
10° - Se il sito come già si pensa è quello della mega centrale elettrica dell’Enel, quante centinaia di aziende limitrofe, dovranno chiudere i battenti e andare altrove per lasciare posto alla centrale atomica?

Speriamo quindi che qualcuno fornisca delle risposte semplici ed esaurienti, alla popolazione che già comincia a preoccuparsi e non di certo a torto.


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