Siamo in Grecia a Moria, Lesbo, Europa e il futuro?
par Doriana Goracci
martedì 4 febbraio 2020
Bambini anche di pochi mesi con gli occhi rossi per il gas, un corteo pacifico guidato dalle famiglie attaccato senza pietà dalla polizia. Chiedono giustizia, libertà, rispetto dei più elementari diritti umani, questo quello che ricevono in cambio.
E' quanto leggo sulla pagina di Federica Tourn, su Facebook, ci sono le foto che accompagnano sempre i suoi scritti di attenta e partecipe giornalista...sono gli scatti di Stefano Stranges.
Siamo in Grecia a Moria, Lesbo, Europa
Da Greekreporter.com "La polizia sull'isola dell'Egeo orientale di Lesbo ha usato gas lacrimogeni per disperdere una marcia di richiedenti asilo e migranti dal famigerato campo di Moria e impedire loro di raggiungere la capitale di Mytilini lunedì 3 febbraio.La polizia si è scontrata con circa 1.000 manifestanti, che stavano cercando di sfondare un cordone allestito sulla strada principale che porta da Moria a Mitilene. Molti manifestanti stavano marciando insieme a tutte le loro famiglie.Alcuni manifestanti hanno anche incendiato un'area vicino alla centrale elettrica di Public Power Corporation (PPC), mentre un altro gruppo è riuscito a raggiungere la città e ha occupato la strada centrale che porta al porto, installando tende davanti al teatro municipale di Mytilini.La marcia, iniziata intorno alle 10:30 di lunedì, è stata organizzata per protestare contro le spaventose condizioni di vita nel campo gestito dallo stato, che dovrebbe ospitare ed è stato costruito per accogliere".
A settembre 2019 - 59.726 i richiedenti asilo giunti via mare sulle coste greche - si leggeva: " Tragedia nel campo profughi di Lesbo dove la situazione era già insostenibile da mesi con oltre 13.000 persone in una struttura che ne può ospitare 3500. Una donna e un bambino sono morti nell'incendio (sembra accidentale) di un container dove abitano diverse famiglie ma le vittime potrebbero essere di più. Una quindicina i feriti che sono stati curati nella clinica pediatrica che Medici senza frontiere ha fuori dal campo e che è stata aperta eccezionalmente."
Torna alla mia mente la musica che ascoltavo nelle vacanze in Grecia 50 anni fa, il rebetiko