Siamo al Nabi, o meglio a Napoli

par Spettacolando
lunedì 20 maggio 2013

Quella frase tanto inflazionata, "Non sembra di stare a Napoli!", che infiniti addusse lutti alle speranze dei partenopei di sentirsi al centro della modernità, a volte può essere ribaltata. Ad esempio, dando uno sguardo al mondo del design, così carico di novità. L'ultima? Si chiama "Nabi" e si trova nel cuore della città, nella centralissima via Chiatamone. Un luogo dove raccogliere idee, selezionare progetti, affacciarsi sul meglio dell'offerta italiana ed internazionale per l'architettura di interni, magari tra un sorso di vino e una serata di jazz. 

"Sembra di stare a Berlino", viene quindi da esclamare, girando tra creazioni di artigiani storici, la Edilmarmi, ambienti aperti ai clienti e a professionisti del settore per la ricerca su cataloghi, campionari e modelli di progettazione, per idee su ristrutturazioni e studio da lavori di professionisti internazionali: una sorta di biblioteca dell’arredo d’autore. "Lo scopo", spiegano le responsabili dell'idea, la stilista Anna Palladino e la interior designer Biancamaria Santangelo, "è la creazione di un luogo amico che realizzi la speciale sintonia che è alla base di una scelta sentita, specie per oggetti e soluzioni che dovranno entrare nell’ambiente del committente, connotandolo a lungo". “Wow, siamo a Bilbao?”, continua quella impertinente voce interna a domandarsi.

A tenere a battesimo questo nuovo laboratorio di idee per un design tra tradizione e avanguardia, giovedì 23 maggio dalle 19, sarà l’archistar Massimo Castagna, direttore artistico di marchi celebri (Henge, Rossana). La serata proseguirà tra le note jazz di Antonio Capasso al piano e Andrea Santaniello al sassofono, proiezioni ‘visual’ e un brindisi con i magnifici vini delle cantine Sclavia, che inviteranno ad immergersi nelle tradizioni e variazioni della cucina di ‘CASA Alfonso’, chef Vincenzo Russo; più tardi il dj-set di Peggy Gould, resident del Cirque du soir e un cocktail augurale daranno il via ai festeggiamenti per l'inizio delle attività. “No, forse è Londra, qualche locale ipertrendy di Soho”.

 
Perché, come già accennato, una delle istanze di un luogo così concepito è l’incontro: perciò nella parte più interna del Nabi c’è la sala destinata a mostre di pittura, scultura, fotografia, grafica, ceramica, che facilmente diventa lo scenario ideale per presentazioni di volumi e reading di poesia, performance di danza e passerelle di moda, o aula per approfondimenti sul mondo dell'architettura e dell'arredamento.
 
Insomma, non sembra di stare a Napoli perché siamo, a Napoli.

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