Si fa presto a scrivere come Travaglio

par l’incarcerato
martedì 9 aprile 2013

Il signor Travaglio, dopo che il suo stesso giornale aveva pubblicato i dati della Bonino come preferita e che avrebbe reso concorde la base del Movimento 5 stelle e il PD, è corso ai ripari dedicando un editoriale per spiegare come la Bonino sia inadatta per essere una Presidentessa della Repubblica. Ed elenca la sua carriera da attivista politica.

Di tutto quello che ha scritto è quasi tutto vero, ma non si capisce quale sia il problema visto che i radicali si dichiarano da sempre liberisti, liberali e libertari. E non ha mai avuto, per sua natura, delle pregiudiziali di schieramento. Quindi dove sarebbe lo "scandalo" se hanno fatto alleanze nel passato sia con il centrodestra che con il centrosinistra? 

Il bello è che Travaglio con astuzia parla della Bonino citando per esempio il suo sostegno alle missioni di guerra. A parte mi fa piacere che Travaglio si sia riscoperto pacifista (leggasi in realtà "pacifinto"); ma guizza di ipocrisia visto che, prima che nascesse il movimento di Grillo, ha sempre appoggiato l'Italia Dei Valori, in particolar modo Di Pietro, che da sempre ha sostenuto le guerre. Rifondazione Comunista fu l'unico partito ad opporsi. 
 
Travaglio è colui che dice il tutto e il contrario di tutto a seconda di come tira il vento, il populista perfetto. Siccome tempo fa l'ho visto in televisione che diceva di desiderare Romano Prodi come Presidente della Repubblica, e ricordiamo cosa fece Prodi (guerre comprese), voglio vedere se abbia il coraggio di ribadirlo.
Ma non lo farà. 
 
Come non avrà il coraggio di ripetere, riferendosi a Berlusconi: "Non è riuscito nemmeno a privatizzare un canile". Ma come? E adesso cosa fa, critica la Bonino per le sue idee liberiste? Mi spiegate come sia diventato , a torto, l'icona di uno con "la schiena dritta"?. Io ammiro coloro che abbiano una idea ben precisa, giusto o sbagliata che sia, e che la portino avanti senza inseguire il vento. Travaglio invece rappresenta l'esatta incarnazione del populismo.
 
Diciamola tutta, gli prenderebbe un malanno se la Bonino diventasse Presidentessa, ma semplicemente perché farebbe il suo dovere: per esempio ribadire la necessità di una amnistia (oggi più che mai urgente visto che dall'inizio dell'anno siamo arrivati a 51 decessi, di cui 15 suicidi nel carcere) e rispetto dettagliato della Costituzione. Compresa la questione "Giusitizia".
 
Sarò come al solito impopolare, ma non c'è dubbio: tra la ex questurina Cancellieri (ricordiamo la sua solidarietà ai funzionari condannati a Genova) e la Bonino che è l'antitesi della repressione, io opterei per la seconda senza se e senza ma. 
 
Ultima questione. Nel suo editoriale contro la canidadtura della Bonino, parla dei contributi pubblici che prenderebbe Radio Radicale. È vero, prende una retribuzione dallo Stato, ma rispetto ai "servizi della Rai", fa per davvero servizio pubblico. Ad esempio si possono ascoltare, oltre a tutti i congressi dei sindacati o dei partiti, numerosi processi e sono sicuro che, per Travaglio e tutti i giornalisti, sia una fonte preziosa per reperire importanti informazioni.
 
Si fa decisamente presto a scrivere come Travaglio. Gli dedico questo pensiero di Sciascia:
 
"Il fatto è che i cretini, e ancor più i fanatici, son tanti; godono di una buona salute non mentale che permette loro di passare da un fanatismo all'altro con perfetta coerenza, sostanzialmente restando immobili nell'eterno fascismo italico. Lo stato che fascismo chiamava etico (non si sa quale eticità) è il loro sogno e anche la loro pratica. Bisogna loro riconoscere, però, una specie di buona fede: contro l'etica vera, contro il diritto, persino contro la statistica, loro credono che la terribilità delle pene (compreso quella di morte), la repressione violenta e indiscriminata, l'abolizione dei diritti dei singoli, siano gli strumenti migliori per combattere certi tipi di delitti e delle associazioni criminali come mafia, 'ndrangheta, camorra. E continueranno a crederlo"

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