Sgarbi rifiuta la cittadinanza onoraria a causa di Facebook

par Fabio Barbera
mercoledì 11 marzo 2009

Ricevo dagli amici de Il Grillo di Palermo (www.ilgrillodipalermo.it) e vi giro ennesima segnalazione su Sgarbi:

“Non intendo prestarmi né al ruolo di vittima né a quello di eroe, esponendomi al rischio di agguati o di insensate contestazioni”. Così esordisce il Sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi, palesando le sue intezioni riguardo la cerimonia prevista per il suo presunto merito a diventare cittadino di Agrigento. Parla di minacce e intimidazioni, di inquietanti informative e comunicati delle forze dell’ordine su insensate contestazioni, su un presunto agguato, addirittura un’imboscata, aggressioni fanatiche e strumentali; e ancora di fanatici provocatori, di premeditate azioni di disturbo per tranne documentazioni audiovisive pretestuose. Questo potrebbe sembrare delirio, ma non lo è; in realtà è il canovaccio della solita commedia che ormai conosciamo troppo bene. Di chi sta parlando? Cosa è successo? Su quali basi si sono potute produrre queste informative, questi comunicati? Come sono riusciti a sgominare questo “pericolosissimo” agguato? La verità è che hanno paura. Il “pericolo” proviene da un gruppo di contestatori nato su facebook che sulla scia di Giuseppe Gatì – il ragazzo recentemente scomparso che contestò Sgarbi difendendo il pool antimafia – voleva contestare l’insana decisione di offrire la cittadinanza onoraria presso la città di Agrigento a Sgarbi. Per loro il pericoloso agguato è l’informazione, perché è questo quello che si sarebbe fatto andando ad Agrigento. I ragazzi che si stavano organizzando tramite facebook avrebbero informato i cittadini della bellissima Agrigento su chi fosse realmente Sgarbi, avrebbero fatto risalire – con l’informazione - un rigurgito di orgoglio a quegli agrigentini onesti, che non vogliono più nascondersi dietro un opaco e rassegnato “tanto a me non cambia niente”.


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