Sette pericolose: il vero volto della comunità Damanhur

par l’incarcerato
sabato 27 agosto 2011

 

Se si accede al sito tempio.it si viene accolti da questa dicitura:
"Nascosta nel cuore di una montagna a nord di Torino c'è una costruzione magica una moderna cattedrale che molti hanno definito l'ottava meraviglia del mondo"
E non hanno tutti i torti. 
 
I Damanhuriani a partire dal 1975 avevano cominciato a fare gallerie sotterranee in gran segreto perchè la legge non prevedeva e non prevede questo genere di costruzioni. 
 
Questo luogo sotterraneo è davvero meraviglioso e non può che incantare le persone che vi entrano. Ufficialmente la costruzione sotterranea è di circa 8500 metri cubi, ma in realtà si pensa che siano molti di più e comunque il complesso ha proporzioni tali da averlo fatto entrare nel Guinnes dei primati e secondo le testimonianze dei fuorisusciti pare che sia in continua espansione.
 
Quando si entra dentro si viene sommersi di una pace e tranquillità non indifferente. Nicchie, navate piene di raffigurazioni alla tibetana, citazioni della mitologia celtica e da quella greca: un dedalo di corridoi ricoperti da disegni e simboli ispirati alle culture più disparate.
 
Il Damanhur ufficialmente dice di avere almeno sette sale del Tempio. Ognuno con diversi significati, diversi rituali e perfino un profumo diverso. 
 
Gli abitanti del Damanhur dicono di essere autosufficienti al 70 per cento per le acque sanitarie, al 35 per cento per l'elettricità e al 90 per cento per il riscaldamento con l'utilizzo di legna. Risparmiano energia, riciclano i rifiuti, utlizzano materiali ecosostenibili e sperimentano tecnologie verdi. Non è bellissimo?
 
Inoltre non si può non rimanere affascinati quando, tramite un'apparecchiatura, riescono a comunicare con le piante, ascoltando il loro suono quando si avvicinano. Fa davvero commuovere.
 
Tutti ne rimasero affascinati, perfino l'allora procuratore della Repubblica di Ivrea Bruno Tinti (attualmente autorevole firma del Fatto Quotidiano) quando fecero il blitz nel villaggio sotterraneo per verificare l'abuso edilizio
 
Il fondatore di Damanhur, Oberto Airaudi (ma si fa chiamare Falco), li accolse e fece aprire il Tempio segreto (o meglio abusivo) e il procuratore ne rimase così affascinato che poggiando semplicemente la mano sulla spalla di Airaudi, disse: "Dobbiamo fare qualcosa per salvare il Tempio".
 
Nonostante il procuratore si sia commosso, era per forza obbligato a contestargli il reato di abuso edilizio, ma poi tutto finì bene e divenne un grande amico. Tanto è vero, che in una delle tante conferenze del Damanhur, lui riuscì pure ad invitare Marco Travaglio. Costui ci sarebbe andato, era tutto confermato ma poi con una scusa disertò l'incontro. Perchè? Semplicemente perché le vittime fuoriuscite dal Damanhur, appena seppero la notizia, inondarono di e-mail la redazione di Annozero dicendo appunto che era incredibile per loro che Travaglio presenziasse la conferenza del Damanhur. Tra l'altro quando il Fondatore era pure indagato per un evasione di due milioni di euro.
 
Va bene, ora smascheriamo l'incantesimo.
 
Innanzitutto il fondatore Airaudi, il capo supremo del villaggio dove decide tutto lui e non si discute, nella vita "precedente" era un semplice assicuratore, ma con il pallino della pranoterapia e della pittura. Anche se (come dice lui) "fin dall'infanzia ha manifestato notevoli capacità paranormali e di guarigione!". A Torino fonda un circolo esoterico e da lì cominciò la sua ascesa.
 
Pare che la leggenda dica che lui abbia viaggiato in tutto il mondo per trovare un luogo sacro e dotato di notevoli caratteristiche energetiche (geomanzia) e, guarda caso, la zona stava in Tibet, ma anche a 40 km da casa sua.
 
Ha tutte le caratteristiche di una setta, i pochi che sono riusciti a fuoriuscire hanno subito pressioni psicologiche e molto spesso provoca dei danni irreparabili.
 
Purtroppo ha grossi agganci politici e come avete letto ha anche importanti amicizie e quindi hanno addirittura le "credenziali" per apparire una comunità genuina. E ciò rende tutto ancor più difficile.
 
Elenchiamo nel limite del possibile tutte le caratteristiche pericolose che possiamo stilare grazie alle numerose testimonianze:
 
Allontanamento dalla famiglia di origine, vita esclusivamente tra di loro e forte struttura gerarchica con a capo Airaudi che, con la scusa di stimoli energetiche curativi, può avere i rapporti sessuali con tutte le adepte che vuole. (Da leggere la testimonianza di una fuoriuscita nel libro "Occulto Italia" della Bur edizioni).
 
Chiedono i soldi, inizialmente per cose semplici come l'eliminazione della negatività. Lavori tutto il giorno, anche come volontario e il resto del tempo devi comunque meditare e rivelare tutta la tua intimità alle persone preposte. La tassazione interna è alta e gli adepti hanno pochissimo reddito disponibile. 
 
Questo riduce la loro mobilità e la capacità di interagire con il mondo: raramente vedono famiglia e figli all’esterno e se lo fanno, spesso si ritrovano a chiedere aiuto economico.
 
Il livello di stress è alto: gli adepti corrono da un’attività obbligatoria ad un’altra senza quasi avere il tempo di respirare, meno che mai di rendersi conto che sono diventati degli automi di un regime psicologicamente abusante. Alcuni ricorrono a farmaci (prescritti dai medici damanhuriani) per alleviare la depressione causata dalla loro incapacità di far fronte alle pressioni economiche e alle pretese avanzate su di loro.
 
Ogni adepto del Damanhur deve possedere una “Self” personale”: questo è un dispositivo di tecnologia aliena (loro dicono di essere in contatto con gli alieni) di “Selfica” che si porta addosso ed è prodotto personalmente da Falco. 
 
Una “Self personale” di base ha 9 livelli e costa 4500 Euro; gli aggiornamenti annuali costano 500 Euro. I visitatori pagano circa 1000 Euro per “Passaggi” nelle cabine del ringiovanimento, che si presume riequilibrino l’età degli organi interni e rallentino il processo d’invecchiamento. Altre cabine sono usate per curare disturbi patologici sotto il controllo di medici qualificati su una base che è tutta “sperimentale”, in modo che non si possa pretendere risarcimento legale se le cabine non producono risultati. 
 
Non è ancora stata fornita alcuna prova scientifica a sostegno delle pretese che questa cosiddetta “tecnologia aliena” possa curare. I seguaci di Damanhur, comunque, credono fermamente che funzioni e pagano per usarla: di quale migliore raccomandazione possono aver bisogno gli ospiti?
 
Se c'è un appartenente alla setta che comincia a fare troppe domande e non si comporta come prescrive il Guru, allora scattano una specia di servizi segreti interni che lo pedinano, ascoltano le conversazioni telefoniche e ambientali tramite cimici, controllano il PC. (qui c'è la fonte)
 
Purtroppo questa setta è davvero difficile da intaccare e visto i tempi dove le persone sono ancor più fragili, il reclutamento è ancor più facile. 

Airaudi ha amicizie importanti, aveva agganci con i Verdi, poi con il PM Bruno Tinti, che a sua volta avrebbe fatto venire Travaglio alla loro conferenza sul modello economico damanhuriano, e tanto altro. 

L'altra questione è che in realtà non esiste una legge che vieti espressamente il plagio mentale; anche perchè una legge così poi come al solito potrebbe essere utilizzata per altri scopi, magari repressivi.

L'unica speranza è che i fuoriusciti si organizzino in maniera tale di informare e mettere in guardia le persone affascinate da questa comunità esoterica, mezza hippy ed ecologica. Ma che di libero non ha nulla...


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