Senza parole

par Alfia
lunedì 27 ottobre 2008

 
E’ arrivato in Italia, pubblicato da Salani, Senza parole, un romanzo scritto da una delle più grandi voci letterarie cinesi, Zhang Jie, candidata al Nobel per la letteratura, vincitrice nel 1989 del Premio Letterario Internazionale Malaparte. 
Senza parole è uno dei libri più premiati nella storia della Repubblica popolare:
- Premio letterario Mao Dun,
- Premio nazionale del libro,
- Premio artistico letterario della città di Pechino,
- Premio nazionale per la letteratura femminile,
- Premio letterario Lao She,
- Premio per il romanzo dell’anno 2002 della rivista Xiaoshuo xuankan,
- Premio nazionale bestseller 2002,
“ un romanzo grande quanto il Paese che racconta, tormentato, ambizioso, sofferto, che prende allo stomaco e alla testa” (Francesco Sisci)
Una grande epopea generazionale al femminile è quella che ci racconta Zhang Jie, i cui protagonisti vivono le proprie vite trascinati dalle passioni, completamente avvinti dai propri sentimenti contro i quali nulla può la ragione, e per questo continuamente restituiti al proprio destino con la fragilità di una foglia morta. Ma ciò che emerge dal libro non sono solamente le storie personali, poiché ogni vicenda è intimamente legata al paese e alla sua storia, così che il romanzo diventa un testamento politico raccontato attraverso le vicissitudini dei protagonisti, costretti a fare i conti con il comunismo cinese e a vivere e a morire sotto la sua ombra.
E Zhang Jie, nata a Pechino nel 1937, laureatasi in economia nel 1960, prima impiegata in ambito governativo, poi in esilio forzato in campagna nel 1969, in piena Rivoluzione Culturale, ha sicuramente tutti gli strumenti per poterlo fare.
"Per capire cosa è davvero la Cina di oggi bisogna cominciare da qui, da questo libro. “Senza parole” narra le storie di persone che si incontrano e rincontrano – figli, madri, spose, amanti – lungo i cento anni in cui il Paese è passato dal Medioevo alla fantascienza, senza soluzione di continuità..” (Francesco Sisci)

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