Sentenza Mediaset: adesso inizia il martirio

par paolo
venerdì 2 agosto 2013

La Corte Suprema di Cassazione ha confermato la condanna a Silvio Berlusconi .Da oggi il "Cavaliere " è tecnicamente un pregiudicato .

Non ci credevo più, i rospi ingoiati in questi 25 anni di berlusconismo sono stati troppi e duri da ingoiare, a speranza di vedere l'alba di una rinascita etica e morale di questo paese si era ridotta ormai al lumicino: ho atteso la sentenza di ieri con il fatalismo di chi non ha più nulla da sperare .

Invece è successo il miracolo: l'imprevedibile, il non probabile per chi ha visto questo signore farla sempre franca, umiliando leggi ed istituzioni, circondato da una corte di lanzichenecchi pronti a qualsiasi cosa pur di spartirsi una parte del malloppo. Quasi dieci milioni di italiani, malgrado vicende che avrebbero dovuto turbare la coscienza di un polipo, hanno subito la fascinazione di questo individuo e lo hanno votato. Molti credendo di avere trovato l'interprete delle proprie aspirazioni, lecite e meno lecite, molti altri imprigionati dalla monumentale gabbia mediatica con la quale "sua emittenza " Silvio Berlusconi ha saputo avvolgere questo paese, scivolato al 72esimo posto nella classifica mondiale della "pulizia " , dietro a Rwanda e Montenegro .

Finalmente una condanna definitiva, 4 anni per grave evasione fiscale.

Non mi importa se tre anni sono già derubricati da una legge che lui stesso si è fatto, così come non mi importa se la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici è stata rimandata ad un'altra corte d'appello, a causa di una diversa interpretazione della tipologia di reato.

Non mi interessa la tecnicalità del verdetto: Silvio dovrà scontare almeno un anno ai domiciliari e, se avesse un minimo di amor proprio, cosa della quale dubito fortemente, dovrebbe dare le dimissioni immediate da senatore.

Nel contempo il Presidente Napolitano dovrebbe revocare, per accertata indegnità, il titolo di "Cavaliere del lavoro". Un pregiudicato, con un curriculum di prescrizioni e leggi "ad personam" che farebbe impallidire chiunque, che per oltre vent'anni ha condizionato la vita sociale e politica di questo paese, modificando geneticamente il senso etico e morale di masse di sventurati opportunisti, dovrebbe avere un sussulto di orgoglio e scomparire definitivamente, non solo dalla scena politica ma da quella sociale. Dovrebbe nascondersi in una delle sue tante faraoniche ville e finire lì i propri giorni ammesso, e non concesso, che non sia chiamato a saldare altri conti con la giustizia tuttora in sospeso.

E invece i suoi fantasmagorici seguaci stanno preparando l'operazione "martirio", quella che dovrebbe o vorrebbe ribaltare la verità accertata. Non potranno gridare al complotto delle "toghe rosse "perché la Corte di Cassazione - sezione feriale - che ha emesso la sentenza è la configurazione più di destra che si potesse immaginare, tanto di destra da sollevare molte perplessità e forse da indurre anche l'esimio professor Franco Coppi, luminare del diritto con l'aureola dell'invincibilità (fino ad oggi), a desistere dalla richiesta di rinvio. 

Il grande avvocato ha sperato di poter ribaltare la sentenza, puntando sulla "insussistenza del reato", ovvero Silvio immacolato come la Madonna e quindi da assolvere o magari multare in via amministrativa solo per "falsa fatturazione" . Un giro di false fatture che hanno sottratto al fisco quasi 500 milioni di euro,dei quali solo otto riferiti agli anni 2002 -2003, non sono andati in prescrizione. Altrimenti il nostro eroe, che si è pure vantato di non aver utilizzato il condono fiscale da lui stesso prodotto, evidentemente in un delirio di onnipotenza, l'avrebbe fatta franca ancora una volta.

Ci aspettiamo i Belpietro, i Sallusti, i Feltri e i Ferrara trasformarsi in incendiari tonanti contro la sentenza definitiva che, a loro dire e grazie alla loro assoluta ignoranza in materia, è falsa come una cicca. Persino Crosetto, campione di falsi ideologici (vedi laurea inventata) ha già cominciato a cianciare su presunte "sviste " giudiziarie,essendo lui, noto esperto giurista inventato, assolutamente sicuro dell'innocenza di Silvio.

Fate pure: ormai la boa è stata aggirata, e questo paese ha iniziato il percorso alla rovescia per ritrovare un grado di civiltà smarrito a causa di un illusionista che ha tenuto in scacco un popolo giunto al limite della sopportazione.

È il primo passo, ma è importante. 

 

Foto: GG/Flickr


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