Sentenza Mediaset: Travaglio sulla reazione di Epifani

par Francesco Finucci
venerdì 2 agosto 2013

"Il Partito Democratico ha atteso la sentenza della corte di Cassazione con un atteggiamento di grande serietà e privo di qualsiasi forma di speculazione politica". Così inizia il discorso di Epifani - segretario PD - in risposta alla condanna di Berlusconi. Un approccio morbido, quasi sospetto, di fronte alle strategie adottate negli anni passati. Il commento di Travaglio su La7. 

Epifani inizia il proprio discorso facendo appello al rispetto delle sentenze e della magistratura, individuando nella condanna di Berlusconi del primo agosto un momento di grande rilevanza nella storia politica italiana. Aggiunge, infinem che per quanto riguarda il Pd la condanna andrà rispettata ed eseguita.

Parole di grande responsabilità, sembrerebbe. Se non fosse per il background politico sul quale sono state costruite, incrinate da accordi più o meno segreti, voti unanimi poi sfociati nelle cosiddette "grandi intese". È la strategia consolidata del "né aderire né sabotare", vecchio motto del Psi di fronte allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, tirata a lucido dal centro-sinistra italiano durante la Seconda Repubblica.

Proprio questo, probabilmente ha suscitato l'irritazione di Marco Travaglio, presente alla lunga diretta di La7. Se infatti il re è nudo, Travaglio svela come anche il discorso di Epifani costituisca una quota minima, tutt'altro che un comunicato duro nei confronti di Berlusconi: "Il fatto di dire che il Parlamento deve prendere atto della interdizione quando ci sarà, è veramente il minimo dei minimi, ci mancherebbe pure. Sarebbe stato lui stesso eversivo se avesse detto il contrario".

Travaglio continua poi, spiegando ad Epifani la separazione dei poteri. Tutt'altro che l'ignorare ciò che gli altri poteri dispongono, ma anzi rispettarne l'operato non solo a parole, ma applicandolo:

"Se una sentenza contiene un elemento di fatto politicamente rilevante ed enorme, come il fatto che il principale partner del Partito Democratico è un colossale frodatore fiscale, questa sentenza va presa, visto che è definitiva, per quello che è. E poi va valutata politicamente per trarne le conseguenze. Immaginate in questo momento qualsiasi leader mondiale [...] che si ritrovasse il suo partner principale di governo condannato definitivamente per frode fiscale, se direbbe quel semolino che ha detto Epifani. Diciamo che stiamo scherzando, ecco, che siamo in Italia appunto".

 

 

Foto: Martina Zaninelli/International Journalism Festival/Flickr


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