Seminario islamico non vuole Salman Rushdie in India

par UAAR - A ragion veduta
mercoledì 11 gennaio 2012

Il seminario religioso islamico Darul Uloom Deoband, ha chiesto formalmente al governo indiano di non concedere il visto allo scrittore Salman Rushdie, invitato al Jaipur Literature Festival verso la fine del mese. Rushdie, noto per aver pubblicato The Satanic Verses, si è attirato l’ira dei fondamentalisti religiosi, tanto che l’ayatollah Khomeini aveva emesso una fatwa di morte contro di lui. Ora non lo vogliono in India proprio “per aver offeso i sentimenti religiosi dei musulmani in passato”, hanno fatto sapere i chierici dell’istituto.

La richiesta è stata presentata al primo ministro Manmohan Singh e al presidente del Congresso Sonia Gandhi. Se non ci sarà risposta, “porteremo avanti un’azione appropriata”, dice il rappresentante del seminario, Maulana Abul Qasim Nomani. Nello stato dell’Uttar Pradesh, dove ha sede l’istituzione religiosa, gli islamici sono circa il 18% dei votanti. Lo stesso Rushdie ha fatto sapere di non aver bisogno del visto per recarsi in India, come confermano anche gli organizzatori del festival.


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