Sembra prossimo il tramonto della pirateria somala

par Oceanus Atlanticus
giovedì 14 maggio 2009

La fine della pirateria somala sembra si stia avvicinando.

Dopo l’incalzare continuo delle marine militari di mezzo mondo e i fondi stanziati anche dalla Comunità Europea per appoggiare lo stato somalo nella lotta alla pirateria, ora, all’interno della stessa Somalia, per i pirati sembra sia giunta l’ora del mea culpa.

Nelle moschee sono additati come peccatori, e scomunicati. Nella regione semi-autonomana del Puntland, dove sono presenti le basi di questi bucanieri del XXI secolo, li si sta condannando. E’ di questi giorni la notizia che 14 pirati sono stati condannati a pene che vanno dai quattordici ai venti anni di reclusione. In totale, fino ad ora, nella stessa regione, sono stati incarcerati 62 sospetti pirati. Si vanno inoltre creando milizie anti-pirati ed invitando le donne a non sposare i banditi del mare.

Gli stessi capi cominciano ad ammettere i loro errori, ma al tempo stesso chiedono un lavoro per i loro sottoposti e l’istituzione di una guardia costiera, di cui loro stessi possano far parte.



La rivoluzione somala, intorno agli inizi degli anni ’90, ha portato all’ecclissarsi di un vero potere centrale. Da qui maturano le condizioni per la nascita di una pirateria. Le continue violazioni dei confini di pesca, da parte di pescherecci stranieri, portano diversi pescatori locali ad unirsi per lottare queste violazioni che toglievano loro la necessaria sussistenza.

Da quel momento la pirateria si sviluppa per divenire infine un vero e proprio business, grazie ai guadagni derivati dai continui sequestri dei mercantili.

E’ dal giugno 2008 che il governo somalo ha preso in seria considerazione la lotta interna contro la pirateria, chiedendo appoggi alla comunità internazionale.

Ultimamente, dopo l’incremento degli assalti, la Comunità Europea ha deciso di stanziare fondi per aiutare il governo somalo in questa iniziativa.

A questo punto, la presa di posizione del governo locale, sembra stia cominciando a dare i suoi frutti.


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