Secondo i cattolici praticanti i vescovi sono troppo indulgenti con Berlusconi

par UAAR - A ragion veduta
giovedì 17 febbraio 2011

 

Anche i cattolici italiano sembrano, negli ultimi tempi, aver preso le distanze dal primo ministro Silvio Berlusconi. Nel 2008 i praticanti lo sostennero più della media nazionale, e anche recentemente si erano mostrati indulgenti nei suoi confronti (cfr. l’inchiesta Demos & Pi citata nell’Ultimissima del 31 gennaio, che mostrava una correlazione fra il livello di pratica religiosa e la tolleranza dei suoi comportamenti).

Dopo gli ultimi avvenimenti pare invece che l’atteggiamento stia cambiando. Un sondaggio SWG realizzato per i Cristiano Sociali del PD e diffuso ieri ha evidenziato come il giudizio positivo sull’efficacia del Governo da parte dei cattolici praticanti sia calato dal 42% di novembre al 33% di gennaio. La fiducia nel premier è parimenti calata dal 42% al 32%.

Ora i fedeli sembrano anzi rimproverare alle gerarchie il loro stesso precedente atteggiamento prevalente: per il 48% del campione la Chiesa è troppo indulgente con Berlusconi, per il 35% giusta e per il 7% troppo severa. La maggioranza dei cattolici praticanti che hanno votato Berlusconi non sembrano comunque aver perso la fiducia nel premier e nel suo partito: il 42% di costoro gli riconfermerebbe il voto, il 30% “probabilmente” lo rifarebbe, l’8% “probabilmente” non lo rifarebbe, il 14% non lo voterebbe.

Raffaele Carcano


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