Se punti al futuro, devi passare da Milano
par Angelo Bruscino
lunedì 30 marzo 2015
In Italia se si guarda al futuro con la F maiuscola, non si può non immaginare Milano, la nostra città più europea, quella nella quale si concentra la massima parte del nostro capitale finanziario e dulcis in fundo, la nostra capitale morale e culturale, in questo contesto l’Expo2015 è solo uno dei tanti fattori che favoriscono nuova energia nel paese e che devono aiutarci a traguardare nuove sfide e cogliere nuove opportunità in primis quelle che seguiranno alla fine di questo incredibile e straordinario evento mondiale che fin d’ora devono farci riflettere su come si svilupperà la città ed il nostro paese nei prossimi 15 anni.
L’Expo è ancora la più grande occasione che questo paese poteva cogliere e anche se molto è andato irrimediabilmente sprecato, nei ritardi, negli sprechi, negli appalti truccati, resta ancora tutta l’energia e la forza propulsiva non solo dell’evento, ma dei tanti giovani italiani, delle nostre imprese di eccellenza e di quella positiva cultura tutta nostrana che sta innovando nella tradizione locale interi settori, in primis quello agroalimentare e che candidano non solo in e per quest’anno il paese, ma soprattutto per il domani l’Italia a nuovo simbolo e portavoce di un rinascimento industriale fatto di PMI, recupero di territori, di patrimoni morali e di uomini e donne che giustamente stanno creando il futuro.
Quindi come finire, se non con un anelito di speranza, il 2015 probabilmente se saremo tutti coerenti, capaci e testardi non sarà la fine di un esperienza straordinaria come quella che stiamo vivendo con l’Expo, ma l’inizio di un nuovo percorso che vedrà a noi piacendo, l’Italia rinascere, anche dalle sue ceneri morali ed industriali e ritornare su alcuni temi come il centro di un Mondo, più a misura di uomo e forse più sostenibile per noi e le future generazioni.