Se la casa del tuo vicino brucia

par Marvin
martedì 27 aprile 2010

Se la casa del tuo vicino brucia, prendi un estintore e spegni il fuoco, parola sempre di Ministro!
 
Il fieno in cascina pensavamo fosse quello che si trovava all’estero e che con lo scudo fiscale in parte è rientrato in Italia.
 
Si era detto che con quel fieno si sarebbe arginata la grave crisi che sta colpendo i ceti più disagiati, cioè quelli che vivono del proprio stipendio e quelli che vivono con la pensione.
 
Costoro con l’avvento dell’euro hanno dovuto un poco per volta stringere la cinghia, perché mentre lo stipendio o la pensione venivano tramutati da lire in euro, i prezzi e le tariffe, delle prestazioni dei lavoratori autonomi, dei professionisti, dei commercianti e di chiunque poteva farlo, hanno raggiunto il cambio perfetto: se prima prendevano mille lire, adesso prendono un euro.
 
La cosa strana è che pur essendo coscienti di questo, i nostro governanti fanno finta di nulla, e invece di ripianare le disuguaglianze create dal mancato controllo sugli effetti devastanti dell’eurotruffa, continuano a tollerare l’eurosalasso.
 
Da aspirante cittadino stipendiato, penso che prima di andare a spegnere l’incendio del vicino, il Ministro si dovrebbe preoccupare di disinnescare il fuoco sociale nel suo scantinato.
 
Quando nei teatrini televisivi, Annozero, Ballarò, Porta a Porta, e sui media in genere si dice che stiamo per uscire dalla crisi, si trascura un piccolo particolare:
chi ha fottuto il prossimo uscirà con le proprie gambe dalla crisi;
chi invece è stato fottuto uscirà dalla crisi nella propria bara e la pietra di cui sopra sarà posta come una lapide sulla sua tomba.
 
Caro Stato Italiano, ero nudo e mi hai vestito, mi derubavano con l’euro e li hai fermati, evadevano le tasse e li hai scovati, facevano appalti truccati e li hai puniti, portavano rifiuti tossici a Terzigno e li hai bloccati, portavano i soldi all’estero e li hai premiati.
 
Mi dirai: "sono tutte bugie, io non ho mai fatto tutto questo", è vero sono solo bugie tranne una però.
 
 

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