Scuola: essere venduti per la ruota di un superjet!

par Maria Rosa Panté
lunedì 6 agosto 2012

Con la spending review si otterrà che l'IVA non aumenti, questa è la cosa più sbandierata. Sono contenta che l'IVA non aumenti, ma io non me ne accorgerò molto perché non potrò più fare acquisti che non siano il minimo per vivere.

Io sono una docente inidonea per motivi di salute, la spending review, operazione abile di statistica che ci tratta tutti come numeri e magari lo fossimo e non avessimo sentimenti, ha cancellato quelli come me. In questo modo lo stato risparmierebbe 103,82 milioni per il 2012 e il 2013, nel frattempo pare sia in programma l'acquisto di due super jet del costo di 750 milioni di dollari.

Per racimolare questo “ingente” risparmio che al massimo potrebbe servire a comprare una ruota, o un'ala di un super jet, noi docenti passeremo nelle segreterie, le biblioteche e i progetti didattici resteranno deserti (unico stato europeo a fare questo) e i segretari precari non lavoreranno (però l'iva anche per loro sarà più bassa). Ora molti pensato che ce lo meritiamo, che siamo finti malati, che insomma almeno un lavoro l'abbiamo (gli ATA no però). Io, quando si è prospettata la cosa, ho pensato al mio lavoro lasciato a mezzo, la biblioteca di cui mi occupo mezza schedata e mezza no, poi ho pensato a me in segreteria e ho avuto e ho paura.

Paura del peggioramento della mia salute, paura degli attacchi di panico che io non auguro a nessuno. Adesso ho rabbia e paura. E mi chiedo, vi chiedo: cos'ho fatto di male? Perché devo essere punita? Mi chiedo e vi chiedo: che cosa fare nella crisi delle persone malate, deboli, fragili? Noi inidonei, le persone con gravi disabilità, gli handicappati, i dementi, i pazzi, i menomati, quelli da Cottolengo... ecc. ecc. Perché abbiamo trovato bei nomi, ma non ci siamo posti il problema. Che senso ha che esistano persone fragili e non integre? Che senso ha vivere così a lungo? Allora se punite me, che ho laurea e 4 abilitazioni e capacità che andranno perse, solo perché sono più fragile dovete dirlo. Questo tipo di società liberista, capitalista, come volete chiamarla, non prevede la tutela dei deboli.

Lo sviluppo non può permetterselo e d'altra parte i deboli europei sono stati fortunati rispetto al resto del mondo. Io credo che dovremmo tutti ribellarci. Io, delusa dallo stato italiano cui tanto ho dato, d'ora in poi non collaborerò più, a cominciare dai consumi. Sono una persona non un numero, sono un individuo non un consumatore. Sono un cittadino... forse non più. Anche da cittadino vorrei dimettermi, usando lo Stato come gli evasori, i truffatori, i mafiosi, certa politica, invece di servirlo come ho fatto sino ad ora.

Non voglio altro che una risposta non ipocrita: che fare delle persone fragili (e non ricche) in questa società?


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