Scoppia lo scoop di Feltri

par joesax
martedì 1 settembre 2009

Vittorio Feltri ha riciclato una informativa conosciuta da mese dai Vescovi. Franceschini potrebbe chiede un controllo dei NAS alla redazione del "Giornale" su eventuali depositi di notizie scadute ed in avanzato stato dei decomposizione.

Quando Littorio afferma che non può fermarsi perchè ha i fucili carichi, significa che il proiettile a Boffo sull’omosessualità è un avvertimento per l’omosessualità di personaggi più importanti, Vescovi, Arcivescovi, Cardinali (e forse il Papa...) omosessuali? Usare l’omosessualità di prelati della chiesa, da non rivelare, in cambio di una assuluzione per i peccati di Papi e della sua frequentazione di escort e minorenni? Un accordo tra Vaticano e Governo sulla reciproca assoluzione per omosessualità e prostituzione? E’ su questa linea che si muove Feltrino su comando del padrone?

Dopo le dieci domande a Berlusconi, ne farei altre dieci a Boffo, altre dieci a Bertone, altre dieci a Feltri ma non risponderebbero o mi manderebbero querele per diffamazione.

l’inizio dell’articolo pubblicato da Repubblica

MILANO - Una fotocopia del certificato del casellario giudiziale del direttore di Avvenire, Dino Boffo. E, attaccato con una graffetta, un secondo foglio, dattiloscritto, non firmato e compilato in un italiano malfermo, dal titolo elusivo: "Riscontro a richiesta di informativa di sua Eccellenza". In queste due pagine, arrivate oltre due mesi fa sulle scrivanie di tutti i vescovi italiani, era scritta la storia che in questi giorni il Giornale della famiglia Berlusconi ha sbattuto in prima pagina.



L’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, viene citato nel documento anonimo, come il cardinale Camillo Ruini e come il vescovo di Firenze Giuseppe Betori. Ed è proprio monsignor Betori a rivelare di aver cestinato quella lettera senza mittente e a scagliarsi contro i "fogli anonimi che circolano in questi giorni, assurti al rango di ’informativa’. Li ho sempre ritenuti - come ogni missiva anonima - degni del cestino della spazzatura, da cui provengono e devono tornare".

 


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