"Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio", dal libro al film
par Fabio Barbera
sabato 8 maggio 2010
“Un titolo azzeccato e una bella copertina sono già dei passi avanti per un romanzo”, scrive Repubblica. Il racconto scritto da Lakhous intitolato “Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio” ha azzeccato entrambi i punti aggiungendo un racconto nel racconto che sa accendere l’immaginazione e spinge il lettore a scoprire rapidamente cosa è accaduto in quello stabile abitato da gente diversa, dentro quell’ascensore, pomo della discordia e centro di un mistero.
Il romanzo dello scrittore algerino è uno spaccato di dissacrante ironia (fotografia delle italiche nevrosi, delle recondite paure e delle umane convinzioni). E’ tutto questo e molto altro ancora: si tratta soprattutto un giallo, basato sull’omicidio del “gladiatore”, un individuo aggressivo e razzista che presta il movente a quasi tutti i personaggi.
La storia è ambientata in un vecchio palazzo che si trova nello storico quartiere romano di Piazza Vittorio, luogo conosciuto anche perché sede delle facoltà di Comunicazione e Lingue Orientali e, soprattutto, per via della sua vicinanza alla Stazione di Termini, che lo ha trasformato nel tempo in un luogo di passaggio e di approdo per diverse etnie e culture.