Sciopero trasporti in Sicilia: aumenta la tensione

par Concetto Barone
giovedì 19 gennaio 2012

L’attenzione sullo sciopero delle cronache nazionali è ben lontana dagli obiettivi, intanto la tensione pare aumentare nei vari blocchi. Dopo tre giorni di presidio le forze dell’ordine, dopo numerosi interventi, iniziano a frenare ogni movimento.

L’insolito blocco dei mezzi effettuato solitamente con l’accerchiare e ostacolare i mezzi pesanti ai caselli ora pare estendersi anche alle automobili e mezzi di piccola portata caricati di merce di ogni tipo. Numerose le aziende siciliane che sono costrette a muoversi su mezzi di fortuna per trasportare le merci e non perdere i loro volumi di affari.

Nell’incertezza generale e nella diffusione delle notizie non si capisce nulla. Inizialmente si era voluto convincere le attività del territori siciliano a fermarsi, ma nessuna ha accolto l’appello. Nonostante tutto sembra fisiologico che se tutto rimarrà paralizzato sarà la stessa protesta a fermare negozi, attività e grande distribuzione.

Il monito di Confcommercio e del Codacons verso la situazione di “rivolta” è una avvisaglia di un probabile problema successivo. Intanto Confindustria definisce “movimento infiltrato da forze criminali” quello dei manifestanti. La Cia dichiara danni incalcolabili all’agricoltura.

Fuori dai blocchi mezzi di media dimensione si muovono tranquillamente distribuendo merce e lavorando. Il punto cardine rimane chiaramente la libertà di scelta di voler scioperare o meno. Lì la questione diventa calda e spesso e volentieri capita che si voglia imporre con una forma di prepotenza il fermo dei mezzi.

Sono successi piccoli incidenti e scontri, ma ancora sotto controllo. I Carabinieri e i Vigili Urbani hanno diverse volte dovuto richiamare i manifestati ai caselli di Trepunti mentre volevano imporre un fermo a diverse automobili cariche di merci. Il cosiddetto “volantinare” insomma che viene spesso ribadito in questi giorni.

Sono iniziati nuovi presidi a Mineo, Caltagirone e nel Palermitano, coinvolgendo anche la S.S. 114 in alcuni tratti, oltre il noto blocco nell’area dell’Hotel Orizzonte di Acireale. I manifestanti pienamente affermano “La gente si è unita a noi, non si capisce perché vogliono criminalizzarci” e su Facebook alcuni gruppi di studenti si sono uniti assieme nella rivolta.

Con un passaparola su Facebook gli studenti siciliani stanno dando vita a un comitato di supporto alla protesta dei lavoratori, promuovendo per domani uno sciopero regionale in tutte le scuole. Gli studenti assedieranno pacificamente, in tutte le città siciliane, i palazzi del potere, “simbolo dell’incapacità della classe politica di difendere i legittimi interessi del territorio”.

Anche a Giarre un gruppo di ragazzi socializza e partecipa attivamente alla protesta. Dopo lo striscione “Sicilia ti devi Risvegliare” a Giarre si organizza musica live per questa sera d’innanzi al presidio.

La tensione potrebbe salire nei prossimi giorni a seguito di alcune focolai di protesta surriscaldati dalla tensione e da evidenti “infiltrazioni criminali” e di movimenti politici di estrema destra.



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