Sciopero: la scuola vince la prova di forza. Renzi rappresenta se stesso

par Giuseppe Aragno
martedì 5 maggio 2015

Il segnale è forte, chiaro, inequivocabile e per ora pacifico: il Paese è stanco di incompetenti e cialtroni. Renzi è avvisato e con lui i velinari prezzolati e i nostalgici della Diaz. Da qui si comincia, dalle piazze delle città italiane in mano a scioperanti disarmati e pacifici.

La signora Renzi se ne faccia una ragione. Non ha potuto scioperare perché il marito glielo ha proibito? E’ andata a scuola perché la vergognosa riforma le piace? Bene. Si è trovata sola in compagnia del preside.

Piaccia o no al partito dei nominati, alle facce toste che parlano di merito dopo aver scippato un posto in Parlamento, il governo e il PD escono da questo scontro con le ossa rotte.
La gente ha vinto la prova di forza pacifica. Per il governo è un’occasione irripetibile. Ci pensino bene lorsignori e mollino la presa, prima che diventiamo tutti partigiani: giù le mani dalla scuola, giù le mani dalla Costituzione, giù le mani dal lavoro e dai lavoratori, giù le mani dai diritti che sono costati lacrime e sangue.

O se ne andranno via ora con le buone maniere, o la gente li accompagnerà alla porta a calci nel culo. Altro che finti o autentici black bloc.


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