Sciopero della benzina: il 6 giugno si protesta contro il caro-carburanti

par Harvey Vent
martedì 22 maggio 2012

Di "scioperi del carburante" si sente parlare da anni, ma finora mai si è passati alle vie di fatto. Oggi tuttavia l'Aci (Automobile Club d'Italia) ha comunicato che il prossimo 6 giugno si attuerà il primo "sciopero della benzina" che il nostro Paese ricordi: l'obiettivo è quello di contrastare il continuo aumento del costo del carburante. 

“Gli automobilisti non faranno rifornimento il 6 giugno – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – per dire coralmente basta agli aumenti dei prezzi alla pompa, saliti di oltre il 20% in un anno. Il problema sta nelle troppe accise, che continuano a rappresentare la forma di tassazione preferita dallo Stato perché immediata, ineludibile e senza costi gestionali per l’Erario”.

Secondo l’Automobile Club d’Italia la situazione è ormai diventata insostenibile: una famiglia spenderà per l’auto nel 2012 1.680 euro in carburante, ai quali vanno aggiunti 715€ per l’assicurazione270€ per la manutenzione220€ per parcheggi e garage190€ per pedaggi120€ per le multe e un insieme di altri costi per un totale complessivo di oltre 3.500 euro a fronte dei 3.278€ del 2011.

“La nostra iniziativa non è un muro contro muro – spiega Sticchi Damiani – perché il dialogo è più importante della protesta per far comprendere al Governo la conseguenza delle scelte compiute sull’auto che stanno mettendo in ginocchio un settore strategico per il Paese. I dati 2012 indicano uno spaventoso calo delle immatricolazioni, ma quello che più ci preoccupa è l’aumento della disaffezione all’uso dell’automobile".

Negli USA un’analoga iniziativa generò nel 1997 una riduzione del costo della benzina fino a 30 centesimi di dollaro in 24 ore. Un risultato difficilmente replicabile oggi, ma che comunque dimostra l’efficacia di una risposta corale degli automobilisti contro l’eccessivo carico fiscale sui carburanti.


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