Scie Chimiche: il Comune di Perugia ci crede?

par Paolo Borrello
venerdì 1 aprile 2016

Sembra proprio di sì. L’attuale amministrazione comunale di Perugia crede alle scie chimiche.

Altrimenti non avrebbe concesso il patrocinio al convegno che si terrà il prossimo 23 aprile, a Perugia, denominato “Chemtrails, geoingegneria e manipolazione climatica” e organizzato dal movimento politico Alternativa riformista, che diede vita alla lista elettorale guidata da Amato John De Paulis, candidato nel 2009 a sindaco di Perugia e nel 2015 a presidente della Regione.

Innanzitutto, cosa sono le scie chimiche. Per la verità sono una vera e propria “bufala”.

Infatti, come si può leggere su Wikipedia, “la teoria del complotto sulle scie chimiche (in inglese ‘chemtrails conspiracy theory’) sostiene che alcune scie di condensazione visibili nell’atmosfera terrestre  rilasciate dagli aerei non siano scie di vapore acqueo, ma siano composte anche da agenti chimici o biologici, spruzzati in volo per mezzo di ipotetiche apparecchiature montate sui velivoli, per varie finalità.

Il diffondersi di questa teoria nel mondo attraverso i mass media, in particolare internet, ha fatto sì che enti governativi si siano trovati a ricevere, da parte di varie persone, richieste di spiegazioni in merito a questo presunto fenomeno.

Gli stessi enti governativi e la comunità scientifica hanno ripetutamente dimostrato l’assoluta inconsistenza e incoerenza scientifica di tali asserzioni”.

Quindi l’avvelenamento del genere umano attraverso le scie chimiche rappresenta una delle più grandi bufale in circolazione ormai da anni.

Che ci sia qualcuno che a Perugia intenda organizzare un convegno sulle scie chimiche è, ovviamente, legittimo. Anche se si potrebbe sostenere che gli organizzatori dovrebbero avere qualcosa di meglio da fare invece di dare vita ad un convegno su una colossale bufala. Ma ognuno gestisce il proprio tempo nel modo in cui ritiene più opportuno.

E’ inaccettabile però che il Comune di Perugia abbia concesso il patrocinio ad un convegno di quella natura.

Non c’è altra spiegazione: l’attuale amministrazione comunale di Perugia crede alle scie chimiche (chissà di quale assessorato sia la competenza ad interessarsi delle scie chimiche?).

Si potrebbe sostenere che l’amministrazione comunale può fare quello che crede. Gli elettori, alle prossime elezioni comunali, la giudicheranno, anche per questa scelta.

Io però ritengo che l’amministrazione comunale non dovrebbe far cadere nel ridicolo una città come Perugia. Questo già sta avvenendo e sempre più avverrà da qui al 23 aprile.

Sarebbe opportuno pertanto che l’amministrazione comunale di Perugia riconosca l’errore compiuto e ritiri il patrocinio al convegno citato.


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