Schwazer sospeso dall’arma. E quelli che hanno ucciso Aldrovandi?

par Rudy Bandiera
venerdì 10 agosto 2012

 

Sembra ci sia una sola discriminante tra Schwazer e i poliziotti Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani, Luca Pollastri che per la legge italiana ed in via definitiva sono 4 omicidi, la discmiminante dicevamo è l’ammissione di colpa.

Da una parte abbiamo un ragazzo che sportivamente si è comportato da scellerato facendo il peggio che potesse fare, doparsi, ma che umanamente non ce l’ha fatta, ha ammesso le sue colpe ed ha assunto le proprie responsabilità chiedendo scusa e comportandosi da uomo. Allontanato dai Carabinieri, gli è stata levata la pistola. Giustamente.

Dall’altra parte abbiamo 4 poliziotti che hanno ammazzato un ragazzo, condannati in via definitiva, ma che a differenza dello sportivo non hanno ammesso nulla, ed anzi hanno continuato a torturare la madre di Aldrovandi. E sono ancora al loro bel posto di lavoro.

Scrive il padre di Federico su Facebook:

“Schwazer cacciato dall’Arma. Certo ha sbagliato, senza se e senza ma, ma non ha ucciso nessuno. Chi con una divisa invece, ora pregiudicato, in cooperazione ha ucciso e si è comportato da ‘scheggia impazzita in preda a delirio, ha bastonato, ha soffocato, ha ucciso, ha detto il falso, ha depistato, ha omesso, ha disonorato quella divisa compiendo di fatto un alto tradimento, nonché ha oltraggiato e offeso dopo una sentenza definitiva la madre della vittima, continua a lavorare come se nulla fosse, impunito come troppi tanti individui in divisa di altri morti rimaste senza un colpevole…”.

L’ammissione delle proprie responsabilità in Italia non funziona. Molto meglio mentire, confermare il falso, trovare melliflue scuse, inventare storie, ammiccare con sorrisi sornioni e dire “non sono stato io”. In Italia va così. Siamo un Paese di nani e ballerine.


Leggi l'articolo completo e i commenti