Schwazer: "Ho fatto l’epo da solo dopo averlo comprato in Turchia"

La conferenza stampa di Alex Schwazer si è conclusa circa un'ora fa. Come ci si aspettava, l'atleta ha spiagato ai giornalisti come sia riuscito, senza troppe difficoltà, a reperire la sostanza dopante attraverso una ricerca in Rete.

Quest'ultima l'ha condotto sino in Turchia dove Schwazer ha potuto acquistare l'epo per la modica cifra di 1.500 euro a fialetta. Ciò che è successo dopo è ormai noto: "Mi sono allenato normalmente come sempre. Il 13 luglio avevo un controllo antidoping e dopo questo controllo ho iniziato a fare le iniezioni di epo. Queste tre settimane sono state le tre settimane più difficili della mia vita: si dice sempre che col doping si va più forte, ma psicologicamente è stata una mazzata perché dovevo mentire, mi dovevo alzare sempre di notte per paura dei controlli a sorpresa" e continua: "Il 29 luglio mi sono fatta l'ultima iniezione e sono tornato a casa segnalando lo spostamento all'agenzia antidoping, non mi sono fermato a Innsbruck. Il giorno dopo ha suonato l'addetto del controllo antidoping, ma non avevo la forza di farmi negare pur potendolo fare. Non vedevo l'ora che finisse tutto, sapervo che sarei risultato positivo, è stata una settimana incredibile".

Dispiaciuto per la compagna, la pattinatrice Carolina Kostner "che non sapeva assolutamente niente" benché sia "stata la prima a saperlo dopo che mi è stata comunicata la positività", e per l'Arma dei carabinieri a cui apparteneva e a cui domani consegnerà il distintivo e la pistola.