Santoro e l’autunno caldo della RAI

par Gloria Esposito
martedì 1 settembre 2009

Ancora una volta la Rai si distingue per la sua strenua volontà di informare. Già Augusto Minzolini, direttore del Tg1, decise (autonomamente?) di cassare un piccolo dettaglio o “pettegolezzo” - come lo chiama lui - ovvero l’intera vicenda in cui era coinvolto Berlusconi e alcune escort portate a palazzo Grazioli per “intrattenere” gli invitati.

Peccato che tutto il mondo sembrava non parlare di altro. Adesso la Rai è in ritardo nel rinnovare i contratti dello staff del programma “Annozero” di Michele Santoro, perchè sembra che qualcuno non gradisca la presenza di Marco Travaglio in prima serata. Il giornalista infatti, ha il brutto vizio di informare i cittadini dei processi in corso e di elaborare in maniera organica i fatti che quotidianamente vengono spacchettati dai mass media per far perdere il filo delle vicende.



A metà Aprile, il direttore generale Mauro Masi decise di sospendere Vauro in seguito ad una sua vignetta sul terremoto giudicata “gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti”dal cda della Rai e Santoro riuscì a riaverlo solo dopo un braccio di ferro, ribadendo che Annozero non può esistere senza lo staff che ci lavora; ora è il turno di Travaglio? “Già nella passata edizione quello di Travaglio era l’unico testo che doveva essere letto preventivamente dal direttore di rete Antonio Marano”,spiega Giorgio Van Straten, consigliere Rai del Pd, “e anche se ci sono state polemiche sugli interventi di Travaglio l’unica sospensione di Mauro Masi ha colpito il vignettista Vauro”.

Il problema è che il Annozero rischia di slittare ad Ottobre anche se il consigliere esclude la possibilità che il programma venga chiuso perché “in tutte le vicissitudini giudiziarie con la Rai, Santoro ha sempre vinto”. In realtà c’è una ragione molto semplice per cui Annozero dovrebbe essere reinserito nel palinsesto Rai: è finanziato esclusivamente dai ricavi pubblicitari e non dal canone.


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