Sanremo. Chi paga gli stipendi?

par Mauro Guidi
lunedì 16 febbraio 2009

Un milione di euro, oltre due miliardi delle vecchie lire, un mucchio di soldi con cui si possono comprare due Ferrari ed un buon usato (Ferrari ovviamente) oppure una bella villa (non esagerata per la verità) o per chi ha meno fantasia investire tutto in conti on-line superemunerati con rendita mensile da dirigente industriale

Come li guadagna Bonolis? Con qualche ora di trasmissione in Tv, presentando dal 17 al 21 febbraio il festival di Sanremo.

Non siamo ingenerosi, quelle poche ore di trasmissione in realtà sono il frutto di molti giorni di lavoro faticosi e creativi con risultati finali che (speriamo!) debbono soddisfare milioni di persone. Un compito quindi non facile realizzabile solo da poche persone di talento. E Bonolis, sia ben chiaro, è un artista di grande talento.



Ma, e ingrandiamo il MA, da dove proviene questo milione di euro? Dal momento che la trasmissione viene realizzata dalla RAI, proviene da una struttura pubblica dove le entrate sono il frutto della pubblicità e del "famigerato canone". Quindi, in parte, è denaro pubblico che nella stragrande maggioranza viene ritagliato da "striminziti bilanci familiari" frutto di mensilità talvolta anche di pubblici dipendenti che sono chiamati giustamente al loro duro quotidiano lavoro nel nome della sovranità suprema dello stato. Pensiamo per un attimo alle remunerazioni del personale addetto alla pubblica sicurezza oppure agli insegnanti, ecc. ecc. ai quali viene richiesta solidarietà sociale al punto da giustificare anche i così scarsi stipendi.

E‘ ovvio quindi che ogni centesimo di euro che deriva da una così "sacra contribuzione" deve essere spesa con altrettanto spirito; per questo, pur essendo un estimatore del bravo Bonolis, non approvo la scelta fatta dalla direzione RAI che ha elargito retribuzioni che non tengono assolutamente conto, oltretutto, della situazione morale e finanziaria generale.

Per questo mi auguro che, chi ne ha l’autorità ed il dovere istituzionale, raccolga il mio invito a prendere atto della situazione.


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