San Valentino: giro d’affari intorno agli innamorati

par roccob
mercoledì 17 febbraio 2010

Si prevede che, in Italia, gli “innamorati” - 20.000.000 di soggetti – destineranno mediamente 60 euro ciascuno ai festeggiamenti per la ricorrenza di San Valentino e che, fra acquisti di cioccolatini, peluche, gioielli, fiori e regali tecnologici, si genererà quindi un giro d’affari complessivo di 1200 milioni d’euro.
 
Ciò, nonostante la crisi, gli aumenti dei prezzi e la generale contrazione dei consumi.
 
Posto che il 14 febbraio è da molti secoli la festa degli innamorati, ma solo da pochi decenni è diventata anche e soprattutto “festa commerciale”, è forse il caso di fare qualche riflessione.
 
Secondo il Fondo Monetario Internazione, ogni italiano, nel 2008, ha potuto contare su un prodotto interno lordo pro capite di $USA 38.996. L’analogo indicatore è stato pari a $USA 295 in Eritrea, $USA 212 in Liberia e $USA 138 in Burundi: rapporti di disuguaglianza che non stanno né in cielo né in terra, e però, sulla faccia del pianeta, situazioni di ricchezza (diciamo così) e di povertà anzi miseria coesistono e si contrappongono da sempre.
 
Ma, tornando ai consumi di casa nostra per il solo giorno di San Valentino - 1.200 milioni di euro ossia 1.644 milioni di $USA – può avere un minimo senso che tali risorse spese in 24 ore siano di gran lunga superiori addirittura a quelle con cui l’intera popolazione degli anzidetti Paesi deve riuscire a campare un intero anno (Eritrea 1.268 milioni di $USA, Burundi 859 milioni di $USA e Liberia 684 milioni di $USA)?
 

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