Salvini nocivo quanto Vendola sui migranti
par Fabrizio Vinci
mercoledì 10 giugno 2015
Matteo Salvini e Nichi Vendola, due leader politici dalle idee così diverse uniti da un comune denominatore: l'incapacità manifesta di affrontare l'emergenza migranti in maniera concreta, senza scadere in soluzioni spesso surreali.
A Vendolandia, invece, si respira tutt’altra aria: l’integrazione diviene una realtà e l’accoglienza si configura come un dovere imprescindibile; poco importa se poi gli stessi migranti saranno poi sfruttati e sottopagati proprio nella sua Puglia. In questo modo due posizioni politicamente così lontane, contribuiscono solo a spaccare l’Italia su un tema sensibile che dovrebbe essere trattato con la giusta dose di accuratezza e buon senso.
L’effetto di tali divisioni diventa tangibile quando il nostro premier, Matteo Renzi, proverà a far valere le ragioni del nostro Paese sull’emergenza migranti: la sua azione risulterà inefficace e poco credibile; sia per la mancata coesione nazionale che per la scarsa autorevolezza in ambito internazionale.
Se l’italiano-medio comprenderà la necessità di compattarsi razionalmente sul tema migrazione, forse sarà possibile attuare le necessarie misure preventive; altrimenti non ci resta che piangere il nostro populismo e/o buonismo, di fronte a un fenomeno destinato a divenire presto ingestibile.