Salviamo la democrazia

par Cesarezac
venerdì 28 dicembre 2018

  L'etimologia del termine “democrazia” discende dal greco antico, come buona parte delle parole della nostra lingua; significa “governo del popolo”.

  Cos'è il popolo? Un'entità omogenea? Niente affatto, il popolo è costituito da una congerie di individui quanto mai diversi gli uni dagli altri. Diversi per sesso, per razza, per collocazione geografica, per storia pregressa, per cultura, per religione e per intelligenza.

  I comportamenti degli uomini sono determinati da dosi diverse di raziocinio e di emotività. La componente emotiva prevale nettamente nella maggior parte degli esseri umani.

  A partire dall'uomo primitivo, il cavernicolo, dall'homo sapiens, l'uomo si è arricchito di una quantità enorme di saperi grazie alla tradizione orale prima, alla diffusione della scrittura, ai libri, poi. Tuttavia, non tutti gli individui risultano essere depositari dello stesso grado di conoscenza, di cultura; in gran parte, sono poco acculturati, poco o male informati, perseguitati da mille paure e, in sintesi, poco intelligenti. Sì, poco intelligenti; lo diceva anche Napoleone.

 Dalla notte dei tempi, i furbacchioni hanno capito che possono strumentalizzare, esorcizzare le paure delle masse popolari a proprio beneficio e così si sono inventati religioni, e ideologie politiche. I dittatori, tutti buoni psicologi, sanno come inquadrare le masse e renderle obbedienti ai loro voleri. Questa è la patologia grave da cui è affetta la democrazia, al punto da trasformarla in demagogia prima, e poi in una dittatura, in poche parole nella negazione di se stessa.

 Il popolo sovrano, quando vota quasi sempre si fa del male, dopodiché deluso dai risultati, caccia nelle stalle i politici che aveva portato alle stelle. Il massimo del danno il popolo se lo procura quando si esprime con i referendum. Il popolo, italiano con il referendum del 2011 disse no alle centrali nucleari per la produzione di energia elettrica, unico paese in tutta Europa dove ne sono attive ben 196 e 15 in costruzione. Il risultato di questo no fu la espulsione dal nostro paese di una miriade di aziende energivore tra cui tutta l'industria dell'automobile, in quanto messe fuori gioco rispetto alle concorrenti dal maggior costo della energia elettrica.

 Il popolo inglese, sebbene meno ignorante del popolo italiano, con il referendum sulla Brexit ha decretato la propria rovina. Adesso quel governo non sa come fare per rimediare.

 Come abbiamo visto, il sistema democratico in teoria è bello, ma quando applicato nella pratica spesso degenera.

 Un rimedio ci sarebbe. Come per guidare un veicolo è richiesta una patente di idoneità a tutela della sicurezza stradale, a maggior ragione per esercitare il diritto di voto, parliamo del suffragio universale, sarebbe auspicabile la istituzione della patente dell'elettore, subordinata ad un minimo di consapevolezza, al possesso di un titolo di licenza elementare, alla conoscenza delle regole fondamentali di uno Stato: carta costituzionale, capo dello Stato, capo del governo, Parlamento.

 Oggi, dicembre dell'anno 2018 il nostro è il paese peggiore fra tutti gli stati della UE, il maggior numero di disoccupati, di indigenti, le peggiori infrastrutture, il debito pubblico più' alto, pressione fiscale da rapina, recessione dell'economia.

 Se vogliamo che l'Italia possa godere delle sue straordinarie potenzialità, salviamo la democrazia dalla dittatura degli ignoranti con la PATENTE DELL'ELETTORE!


Leggi l'articolo completo e i commenti