Salvatore Capolupo: il web è bellissimo, ma è gestito male

par Renato Danieli
venerdì 21 agosto 2020

Salvatore è un ingegnere informatico che vive e lavora a Roma, e che gestisce un network di siti web di vario genere per mestiere. Abbiamo parlato con lui di smartworking, precariato, abusi del web e tanto altro.

Oggi proponiamo un'intervista all'ingegnere informatico Salvatore Capolupo, libero professionista del settore e promotore convinto dello smartworking. Abbiamo fatto due chiacchiere con lui, e sono usciti fuori diversi spunti di interesse per il lettore.

Ti presenti in breve.

Salvatore, ingegnere informatico, mi occupo di gestire una rete di siti web di vario genere. Lavoro sulle sponsorizzazioni e sulle consulenze informatiche-SEO. Alla fine, è un po' come gestire vari quotidiani online, solo che la redazione è spesso saltuaria (a volte non esiste proprio)

Cosa ne pensi dello smartworking che da quest'anno è entrato nell'immaginario comune?

Tutto il bene possibile, penso. Ha ridato la dimensione corretta ad un lavoro in ufficio che era diventato più forma che sostanza, in molti casi. "Andare in ufficio" e "timbrare il cartellino" non ha molto senso se poi il tuo capo non sa nemmeno chi produce più e chi produce meno. Sono andato via da varie realtà proprio per questo senso di inadeguatezza che provavo. Lavorare da casa per me è sempre stato normale, e dal 2020 non mi guardano nemmeno troppo male se dico che lo faccio.

Ma non si rischia l'isolamento, così?

No, non credo. Il lavoro è una cosa, la socialità, il divertimento, la vita sociale sono decisamente un'altra. Quasi nessuno dei miei amici fa il mio mestiere, per dirti. Nessuno ti obbliga ad essere perennemente reperibile, alla fine, perchè è quello che fa danni e che crea i maggiori problemi. E questo si unisce ad uno dei problemi storici del web italiano, cioè che è gestito bene solo nel 30% dei casi, e molti siti anche grossi sono purtroppo gestiti in modo dilettantesco e senza alcuna organizzazione. C'è anche un mare di presunzione e di gente che ti chiede un aiuto come consulenza, salvo poi inalberarsi al momento del pagamento dicendo che ne sa più di te. Rido, mentre ci penso, ma ci sarebbe da piangere.

Dici che il web in generale è gestito male?

Non voglio sembrare eccessivamente severo a riguardo, o ergermi a paladino di chissà cosa, ci mancherebbe altro. Anche perché, cosa che i mass media generalisti hanno perso di vista fin troppe volte, il web siamo noi, il "popolo del web" è una locuzione stupida quando abusata per indicare, alla fine dei conti, noi stessi con account fake "Ciccio79", il che probabilmente ci fa sentire più potenti.

Il web in genere ha un problema di fondo: da' l'illusione a tutti i suoi partecipanti di essere totalmente gratuito, un luogo delle meraviglie in cui puoi guadagnare, passare il tempo, vedere roba gratis, conoscere gente gratis, accoppiarti gratis. Ma dietro queste meraviglie si nascondono insidie, fake news, pubblicità subdole ed io faccio parte di questo mondo, anche se cerco di portare avanti i miei siti web con trasparenza e passione, un po' più della media, e cercando di vendere servizi davvero utili e non farlocchi.

Se dovessi spiegare il tuo mestiere ad uno che non ne sa nulla?

Link builder, ed è impossibile dirne di più senza scendere in dettagli specialistici. Siamo quelli che cerchiamo di mostrare i risultati migliori su Google, collaborando con lui e seguendo le sue linee guida. Detta in modo meno ingenuo, siamo anche quelli che quei risultati finiamo per modificarli, in modo più o meno malevolo / sincero che sia. Lavoriamo molto dietro le quinte, e davanti a noi c'è una massa di click di gente più o meno ingenua che cerca "cose" su Google. Il nostro compito è rendere visibili determinate realtà che ci chiedono una mano, alla fine.

Un pubblicitario, in sostanza...

Forse è un modo riduttivo per dirlo, comunque sì. La differenza è che il tipo di pubblicitario che pratico oggi richiede che, ad esempio, se il cartellone elettronico si guasta devo andare lì ad aggiustarlo e farlo ripartire. E questo succede anche di notte o di domenica, a volte...

Cosa ti preoccupa maggiormente del web?

tante cose, ma soprattutto la sua apparente equità (che è un falso che passerà alla storia: da quando esiste il web, è un mezzo meno paritario di quanto sembri: chi paga di più è più visibile, da sempre) ed il suo coefficente manipolativo (ad esempio: questa intervista potrebbe tranquillamente essere inventata di sana pianta, e mai nessuno lo saprebbe). Convivo con queste paure, alla fine, da bravo appassionato di horror!

Grazie, Salvatore!

Grazie a te dell'opportunità.


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