Saipem catturerà CO2 in Svezia

par Attilio Runello
martedì 10 ottobre 2023

La notizia è stata pubblicata a fine luglio. Ma merita un approfondimento. Si è in attesa della firma di un importante contratto. "Saipem e Stockholm Exergi, azienda energetica del distretto di Stoccolma, hanno firmato una lettera di intenti per un impianto di cattura di CO2 su larga scala da installare presso l'attuale impianto di bio cogenerazione di Stockholm Exergi situato nella capitale svedese.

 L'ambito di lavoro di Saipem riguarda le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione dell'unità di cattura del carbonio, dello stoccaggio della Co2 e dei sistemi di caricamento nave per il trasporto della CO2. La lettera di intenti consente, intanto, l'avvio di attività limitate, relative all'ingegneria, mentre sono in fase di finalizzazione i termini principali del contratto Epc, che dovrebbe essere firmato nel terzo trimestre del 2023. Una volta ultimato, l'impianto sarà in grado di catturare 800.000 tonnellate all'anno di anidride carbonica biogenica dalla centrale di Värtaverket di Stoccolma, alimentata da biomassa."(ANSA). Come spiegato dal comunicato Ansa il contratto dovrebbe essere stipulato in queste settimane. Saipem ha acquisito una tecnologia per la cattura di CO2 dalla società canadese CO2 Solutions Inc. (CSI). CSI è una società leader nell’innovazione per la cattura della CO2 promossa da enzima. Persegue lo sviluppo e la commercializzazione della tecnologia asservita al trattamento di scarichi industriali. La tecnologia di CSI abbatte la soglia dei costi di post-combustione per la cattura di CO2. Ne consente il riutilizzo per l’ottenimento di nuovi prodotti commercializzabili. In un contesto di cambiamento climatico e di necessità di ridurre le emissioni di CO2 nell'aria ci sembra una novità bipartisan. È noto infatti che ci sono pressioni perché si proceda per l'uso di fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica (entro il 2050) e si possa contare su un parco auto con veicoli elettrici. Non mancano però le divergenze. Queste innovazioni richiedono materie prime prodotte al momento in gran parte dalla Cina. Produrle in Europa sta suscitando problemi perché l'estrazione di queste materie può essere inquinante.


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