Safer Internet Day 2015, solo il 4% degli utenti si fida di Internet

par Francesco Russo
mercoledì 11 febbraio 2015

Ieri era il Safer Internet Day 2015, #SID2015, giornata dedicata alla sicurezza e alla privacy su internet dal tema “Creiamo un Internet migliore insieme”. Secondo una recente indagine di F-Secure, solo il 4% degli utenti dichiara di fidarsi di Internet. Alcuni pratici suggerimenti da Mikko Hypponen, Chief Research Officer di F-Secure.

Ieri, 10 febbraio, era il Safer Internet Day, ma gli attacchi malware e le violazioni della privacy riportate continuamente nelle notizie ci offrono un’immagine di Internet meno sicuro che mai. Proprio qualche giorno fa parlavamo del nuovo malware che sta terrorizzando il web, il ransomware Cryptolocker. E in un’occasione come questa torna davvero utile dare un’occhiata ad una recente indagine di F-Scure, brand che di sicurezza del web se ne intende.

Ebbene, da questa indagine risulta che il 46% delle persone ha dichiarato di fidarsi abbastanza di Internet quando si tratta della loro privacy e sicurezza, ma ha anche affermato di prendere comunque precauzioni per la protezione dei propri dati. Il 39% non si fida molto di Internet, dicendosi di essere molto attento, e l’11% non si fida affatto, in quanto ritiene Internet “pericoloso”. Solo il 4% ha dichiarato di fidarsi di Internet e di non preoccuparsi molto della sicurezza e della privacy. Un dato che non desta certo meravigia. F-Secure riceve una media di oltre 250.000 tipi di malware per PC al giorno (principalmente rivolti a Windows), e 9.000 malware per Android al giorno. Il malware tenta di rubare i nostri soldi, i nostri contenuti e i nostri dati.

E se Internet sparisse oggi cosa mancherebbe di più agli utenti? Ecco cosa hanno risposto:

In occasione del Safer Internet Day, Mikko Hypponen, Chief Research Officer di F-Secure, analizza lo stato di Internet e condivide alcune idee su come possiamo creare un Internet migliore tutti insieme. E vediamo insieme quali sono.

Open Source come soluzione per la sicurezza?

Il software open source è spesso pubblicizzato come più sicuro perché grazie alla possibilità per chiunque di vedere il codice sorgente aperto, in teoria è esposto a un maggior grado di esame. Ma Hypponen sottolinea che due dei più grandi allarmi per la sicurezza nel 2014 – Heartbleed e Shellshock – sono risultati tra le principali vulnerabilità trovate nei sistemi open source, che esistevano da molto tempo senza che nessuno lo avesse notato.

La moneta digitale salva il sistema finanziario?

I sistemi di pagamento digitale come il Bitcoin basati sulla crittografia potrebbero risolvere problemi fondamentali del nostro sistema monetario. Ma hanno anche portato nuovi problemi – alcuni hacker creano malware specialmente per sfruttare il sistema Bitcoin. E la corsa verso la potenza di calcolo per il Bitcoin mining ha portato ad operazioni di milioni di dollari in data center che sono poi crollati e bruciati (uno proprio letteralmente bruciato) mentre il valore del Bitcoin è diminuito.

Internet of things

In un mondo in cui oggetti di uso quotidiano, tostapane, lavatrici, auto, sono interconnessi, si creeranno incredibili opportunità. Ma “un dispositivo intelligente è un dispositivo attaccabile” spiega Hypponen. E’ già stato scoperto un tipo di malware che trasforma le telecamere di sicurezza intelligenti in dispositivi per il Bitcoin-mining. Per non citare il potenziale di violazioni alla privacy attraverso dispositivi intelligenti che usano tecnologie come il riconoscimento vocale o facciale.

Servizi Internet “free”

“Solo perché non state pagando per l’utilizzo di un servizio, ciò non significa che questo sia gratuito”, sottolinea Hypponen. Dovete sempre dare in cambio qualcosa, e se non è denaro, sono i vostri dati personali. Se non vi prendete il tempo per leggere i termini e le condizioni di utilizzo, cosa che la maggior parte delle persone non fa, non saprete mai realmente come questi servizi stanno usando i vostri dati.

Lo stato di sorveglianza

I governi sono diventati una delle principali fonti di nuovo malware. Possono spiare altri governi, e possono spiare anche i propri cittadini. “Costruendo Internet abbiamo costruito lo strumento perfetto per uno stato di sorveglianza,” afferma Hypponen. Governi ostili possono monitorare cosa facciamo, dove siamo, con chi comunichiamo, cosa pensiamo.

Abbiamo vissuto la rivoluzione di Internet,” spiega Hypponen. “Ma se non ci prendiamo cura dei problemi che stanno emergendo, potremmo non avere più un Internet aperto e libero da passare ai nostri figli.”

E visto il tema di oggi, “Creiamo un Internet migliore insieme”, cosa possiamo fare davvero in concreto? Ecco cosa ci suggerisce Mikko Hypponen:

Piccoli suggerimenti che possono sembrare scontati, ma che sono invece importanti e necessari.

E voi vi fidate di Internet? Come proteggete la vostra Privacy? Raccontateci la vostra esperienza tra i commenti


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