Sacra Sindone di Torino: la reliquia misteriosa
par Maono Albert
sabato 5 settembre 2009
2000 anni racchiusi nel Lino ... prendono forma.
Una scritta invisibile ad occhio nudo, è stata scoperta sotto al mento del Nazareno.
Risale ad una lingua parlata sino all’anno 70, ed è stata scoperta per mezzo di un computer.
La scoperta è stata svelata da Barbara Frale, Ufficiale degli Archivi segreti Vaticani.
Dopo il confronto (svoltosi separatamente) con i due illustri docenti di lingue semitiche, ecco che il tanto atteso riscontro, prende forma: la lingua è l’aramaico.
Come mai la scritta è stampata sotto al mento di Gesù? Cosa vuol significare?
L’inquietudine avvolge la studiosa, che si sente avvolgere da un gran senso di responsabilità, nell’aver trovato un documento, che sembra "gridare" la morte di Gesù Cristo.
Ripercorse l’infinito viaggio del Santo Lino, adorato dai Templari, e custodito, molto probabilmente, nel Tesoro centrale dei Cavalieri del Tempio.
Seguì il suo scritto "I Templari e la Sindone di Cristo" (ed. Il Mulino) nel punto dove raccontava delle continue sparizioni e ricomparse del Telo. E’ lo stesso che avvolse Gesù Cristo nella sepoltura?
Vi sono anche alcune scritte, in latino ed in greco, che rimandano ad una sentenza di morte. Ma apparteneva a quella di Cristo?
"Iesou", "Nazarenos", "Innecem" (quest’ultima è la sentenza di morte).
Rispettivamente, unendo: nome, cittadinanza, sentenza d’esecuzione, e motivazioni della condanna, sulla Sindone, appare qualcosa di non molto diverso dall’iscrizione dall’iscrizione sulle lapide di un nostro cimitero.
Ma per la scienza risale al medioevo...
Dal 1898, le indagini sulla Sindone, non si sono più fermate.
Il negativo fotografico, scattato in questo anno, fece iniziare la caccia, ai particolari nascosti nel Lino.
In esso, si sono imbattuti scienziati d’ogni genere, medici e numismatici.
Due sono le più significative perlustrazioni del Lino:
Fu così, che venne classificata come falso medievale.
Ma la modalità dei prelievi svolti a mani nude fu, poi, messa in discussione.
Ciò acconsentì la ricostruzione dell’itinerario che portò la Sindone da Gerusalemme, sino a Torino.
Vi voglio lasciare con una domanda :
Dove sono spariti, e perchè, i <<cartigli>> che hanno, a quell’epoca, impresso la Sacra Sindone? La risposta nel prossimo libro, promette la storica...