Salvini? Come il coccodrillo, prima mangia i figli e poi piange

par Enzo Di Micco
sabato 11 luglio 2009

Leghista rampante chiede perdono a napoletani?

E bravo! Come se l’unico problema dei napoletani fosse la difesa della pizza e della mozzarella. Tant’è che donna Rosetta, da palazzo San Giacomo afferma: “inutile ogni commento soltanto imbecillità”.
 
 
Lacrime di coccodrillo per il signor Matteo Salvini di mestiere leghista al parlamento: prima mangia i figli poi piange. Il suo rammarico? Aver definito, l’altro giorno, i napoletani quali "cani puzzolenti" in un filmato girato durante la festa di Pontida, consueta manifestazione in cui tutti si sbracano e bevono birra, avvolti dalla volgarità dello sventolio del fazzolettino verde. Il perdono, l’uomo di Pontida, lo ha espresso in una intervista a Il Mattino di Napoli, promettendo di sostenere la difesa dei prodotti tipici locali del Mezzogiorno in particolare la pizza e la mozzarella di bufala, quando si insedierà nella sfera bruxsellessiana, dopo cioè aver rassegnato le dimissioni da Montecitorio. E bravo, come se l’unico problema dei napoletani fosse la difesa della pizza e della mozzarella. Tant’è che donna Rosetta, da palazzo San Giacomo… Pardon la sindaca di Napoli, Signora Iervolino, ex ministro dell’Interno durante la Prima Repubblica, ovvero quando Montecitorio era laboratorio della politica italiana e non come adesso punto di ritrovo di gente incolta, ha voluto comunque lanciare un grido di sdegno verso Pontida: “Inutile ogni commento - ha scandito - soltanto imbecillità”.


Mentre c’è chi non è ancora riuscito ad ingoiare il boccone amaro. E si tratta di un comitato che ha promosso una manifestazione al Gambrinus, storico caffè situato a piazza Trieste e Trento di Napoli, nel corso della quale hanno distribuito e indossate magliette con la scritta “Dio creò la Padania. Poi, accortosi dell’errore, inventò la nebbia”, realizzate da Napolimania. Altri invece, come gli aderenti a sodalizi di cultura borbonica, hanno presentato al giudice di pace un’azione civile per risarcimento. Iniziative queste suscitate appunto in risposta alla ciurma della quale faceva parte il leghista che canticchiava la filastrocca a tono razzista nel corso della festa di Pontida il cui cortometraggio ha scatenato il putiferio. Ma c’è dell’altro: il soggetto incolto è già stato classificato tale dai suoi stessi elettori, quest’ultimi pentiti di averlo votato alle scorse amministrative di Milano, dopo una singolare e scandalosa proposta: usare vagoni della metropolitana riservati a solo milanesi. Tant’è che lo stesso Berlusconi dovette intervenire e frenarlo dichiarando: "Salvini ha detto che si tratta di una battuta, di una provocazione che non ha alcun fondamento". 

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