Russia, campagna elettorale: tutte le promesse di Vladimir Putin
par marco rota
giovedì 16 febbraio 2012
Una campagna elettorale forte dai contenuti incredibili. E’ quella illustrata da Vladimir Putin, in vista delle elezioni presidenziali del prossimo 4 marzo in Russia.
Tramite una riforma costituzionale, la Russia ha allungato i mandati presidenziali, portandoli a 6 anni. Se vincesse le elezioni tra un mese, poi di nuovo nel 2018, Putin governerebbe fino al 2024, decretando così il mantenimento della carica per un quarto di secolo. Dall’altra parte ci sono gli sfidanti ufficiali di Putin, che si sono candidati nella lista dell’opposizione. La commissione elettorale ha reso noto i loro nomi. Si tratta di un gruppo formato da intellettuali, politici, personaggi noti del mondo della cultura.
Dal governatore della regione di Irkutsk, Dmitri Mezentsev, allo scrittore e attivista dell’opposizione, Eduard Limonov, all’opinionista Boris Mironov, insieme al leader del partito “Russia Giusta”, Sergey Mironov e quello del Partito comunista Gennady Zjuganov. Tutti sono coalizzati nell’intento di battere lo “zar” supremo.
Le elezioni saranno comunque caratterizzate da un sostanziale vuoto programmatico da parte delle opposte fazioni. Da un lato ciò è dovuto alla frantumazione dell’opposizione, che non riesce a fissare punti comuni, divergendo su diverse questioni fondamentali. D’altro canto il capo del Governo sembra tenere una linea composta da facili promesse e annunci propagandistici ai limiti della demagogia politica.
Le proposte, da parte di Putin, sono, sotto questo punto di vista, numerose; dalla concessione di aumenti delle pensioni e di sostanziosi aiuti sociali, all’aumento dei salari per i dipendenti pubblici, fino allo sgravio fiscale in materia di acquisto di beni immobili. L’aumento degli stipendi, per le categorie alle dipendenze dello Stato sono esorbitanti. Putin ha promesso, in particolare ai medici ed ai docenti universitari, un incremento del 200% tra il 2013 e il 2018.
Inoltre appaiono importanti anche gli interventi in materia di Welfare a sostegno delle fasce di popolazione meno agiate. In un articolo all’interno del popolare tabloid Komsomolskaia Pravda, Putin ha annunciato un aumento delle pensioni, con la concessione di vitalizi per gli anziani, borse di studio, e sostegni alle famiglie più numerose che si trovano in difficoltà e non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. Sul settore degli immobili inoltre Putin si impegna ad abbassare i prezzi dei materiali ed i tassi di interesse, riducendo in questo modo il costo delle abitazioni dal 20 al 30%, a seconda della regioni di residenza. Inoltre il capo del Governo si assume la responsabilità di migliorare il livello dei servizi comunali, dell’educazione nelle scuole materne e del settore della cultura.
Mentre la campagna elettorale sembra nel pieno del confronto, il blogger più famoso della Russia, Alexiei Navalni, dichiara la volontà di proseguire la sua lotta contro i brogli elettorali nel suo Paese, registrando come Ong il fondo contro la corruzione ed avviando la raccolta delle donazioni. La sua aspirazione sembra quella, oltre alla denuncia della corruzione, di rendere trasparenti le prossime elezioni, svelando possibili episodi di alterazione e disonestà.