Ru486: farmacisti e soldati

par sganapino
lunedì 26 ottobre 2009

La chiesa chiede ai farmacisti l’obiezione di coscienza nella vendita della pillola abortiva.

I proprietari di farmacie sono dei signori miliardari che ubbidiscono alla legge del profitto e dei lauti guadagni. Ora la Chiesa ha chiesto loro l’obiezione di coscienza nella vendita della pillola abortiva RU486. Cioè, la stessa Chiesa che ha nell’apparato militare italiano i suoi cappellani militari, gerachicamente ordinati e profumatamente pagati a nostre spese, che benedice le bandiere di guerra, che è sempre presente a tutte le manifestazioni militari, chiede l’obiezione di coscienza preventiva ai farmacisti benchè questi continuino a vendere pillole antifecondative "normali" e preservativi di tutti i tipi e di tutti i colori.

Se un soldato uccide in guerra, dietro ordine dei superiori, va in Paradiso. Se una donna elimina una goccia microscopica dal proprio corpo perchè non desidera essere fecondata...va all’Inferno. Sono le incongruenze tipiche di chi s’inventa le norme e poi non le riesce più a modificare.



Quale cambiamento chiederei? Che i farmacisti possano continuare a vendere la pillola RU486 perché se una donna non vuole allevare un bambino, chi ci guadagna ad imporglielo? Mentre invece il corpo militare dei Cappellani Militari dovrebbe essere sciolto e la Chiesa non dovrebbe più benedire le bandiere di guerra e non dovrebbe più essere presente alla cerimonie militari.


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