Roma non ha fatto la stupida stamattina, ha fatto pena. A San Basilio...

par Doriana Goracci
mercoledì 7 dicembre 2016

Roma non ha fatto la stupida il 6 dicembre mattina, ha fatto pena... Sono scesi a decine dai palazzi popolari di San Basilio, periferia di Roma, per impedire ad una famiglia marocchina con tre figli piccoli di 1, 4 e 7 anni, madre disoccupata e pasdre operaio edile con reddito annuo di 12mila euro, prendesse possesso della CASA POPOLARE CHE GLI ERA STATA ASSEGNATA.

Il muro di Blu al quartiere San Basilio prima della "Censura"
http://bit.ly/1r5IwAC

Mi viene in mente lo street artist di Caltanissetta Maurizio Giulio Gebbia, in arte Rosk, che realizzò nel 2015, a Reggio Calabria, un murales di 200 mq con una Madonna Nera: la “madre di Arghillà” dal nome del quartiere, che dalla parete di una palazzina popolare, osserva e protegge la comunità multietnica ,circa 6 mila persone, migranti compresi.
 
La cronaca riporta: "Qui non vogliamo negri. Tornate a casa col gommone" avrebbero detto alcuni abitanti. L'arrivo della polizia ha evitato il peggio. Cinque abitanti sono stati denunciati. La famiglia, con tre bimbi al seguito, impaurita e in lacrime ha rinunciato alla casa.(Nei giorni scorsi era stato effettuato lo sgombero degli inquilini abusivi e oggi si sarebbe dovuto procedere all'assegnazione alla famiglia che ne aveva diritto.) 
 
 
La presenza degli agenti della polizia municipale del Gruppo Spe, guidato da Antonio Di Maggio e del Gruppo Tiburtino, ha evitato il peggio.Il quartiere di San Basilio è considerata una delle principali piazze di spaccio della capitale e le case popolari spesso vengono usate come punti di guardie dalle "vedette" che poi avvisano i pusher quando ci sono operazioni di polizia.
 
La notizia è sull'Ansa Lazio, se ne scrivo è perché ritengo che debba essere cronaca nazionale. Manca il lavoro e l'economia non è la Borsa che va su.
 
Sù va la precarietà, la violenza, il conflitto sociale alimentato da parassiti e padroncini della criminalità. Non aggiungo altra amarezza.

Doriana Goracci


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