Roma, netto calo di battesimi e nozze in chiesa

par UAAR - A ragion veduta
giovedì 9 giugno 2011

In un articolo dell’edizione di ieri del quotidiano romano Il Messaggero, viene lanciato l’allarme per il calo dei battesimi e dei matrimoni religiosi nella Capitale. Se nel 1990 su 24.292 nuovi nati a Roma ben 20.727 sono stati battezzati (circa l’85%), il dato è calato nel 2000, con 19.438 battezzati su 24.108 nati (ovvero circa l’80%), ma è sceso sensibilmente nel 2010, con 14.034 bambini sottoposti a battesimo su 25.282 nascite (il 55%).

Calo consistente anche dei matrimoni in chiesa. Mentre quelli civili rimangono sostanzialmente invariati (4.737 nel 1990, 4.497 nel 2000 e 4.478 nel 2010), quelli religiosi cadono drasticamente: dagli 8.417 del 1990, passando per i 6.851 del 2000 e arrivando a soli 5.078 nel 2010. Diminuzione evidente anche delle richieste per licenze matrimoniali rilasciate dal Vicariato, che passano dalle 11.750 del 1990 alle 6.000 del 2010.

Indicative le risposte di una mamma che non ha fatto battezzare la figlia e di un parroco, interpellati dal giornale sulla questione. Lei si dichiara atea e spiega la scelta come comportamento coerente, perché non voleva far entrare la piccola “nelle fredde statistiche” dei battesimi. Dal canto suo, il sacerdote ammette il calo di battesimi e matrimoni e sostiene che è necessario “ripartire come è stato nella prima evangelizzazione”. Proprio il 13 giugno prossimo Benedetto XVI aprirà un convegno diocesano sulla trasmissione della fede.

Valentino Salvatore


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