Roma, dirigente di Polizia: "Celtica simbolo, Marrazzo frocio, camerati eroi, rom zozzoni"

par Paolo Monarca
venerdì 20 aprile 2012

Cosa pensereste se un dirigente di Polizia pubblicasse abitualmente slogan inneggianti al ventennio fascista sulla propria bacheca di Facebook? Credereste che si tratta di un "fatto privato" oppure che un uomo delle forze dell'ordine, sostenitore del regime fascista, sia potenzialmente pericoloso e indegno di rappresentare e difendere i cittadini?

L'uomo ha nome e cognome. Si chiama Aldo Mulas, è un dirigente della Polizia Municipale di Roma ed ex braccio destro fidato del Vice Comandante Antonio Di Maggio, recentemente relatore di una circolare che invitava a controllare i negozi "gestiti prevalentemente da persone originarie del Nord Africa, che creano gravi disagi ai cittadini residenti negli edifici limitrofi alla loro ubicazione", per non parlare della schedatura etnica dei minori rom denunciata qualche mese fa dall'Associazione 21 Luglio.

Ebbene, sotto alcune delle esternazioni di Mulas, che non ha esitato a dare del "frocio" a Marrazzo e a definire i rom romani degli "zozzoni" che non vale la pena di integrare. Per non parlare delle frasi nostalgiche sul ventennio fascista e la croce celtica. Mulas, tra l'altro, si rese protagonista qualche anno fa di un'incursione particolarmente violenta a casa di senegalesi rei, a suo dire, di masterizzare cd pirata. 

 

Circa un anno fa fecero discutere le foto scattate da un cittadino milanese, che immortalavano una bandiera celtica all'interno di un commissariato di Polizia. Il fatto destò l'indignazione dei cittadini, ma i funzionari si affrettarono a giustificare l'accaduto come un semplice gesto goliardico: "Tengo a precisare - fece sapere il vicequestore aggiunto Maurizio Cusano - che quella è una bandiera che avevamo sequestrato, insieme con una mazza con la scritta 'Forza nuova', ed è rimasta provvisoriamente su quella parete del nostro ufficio politico. Poi è stata riposta, come da prassi, insieme con tutti i reperti. Quei simboli, come altri, sono totalmente estranei alla nostra ideologia". 

Anche oggi si fa un gran discutere intorno al film "Diaz", in merito ai metodi squadristici utilizzati dalle forze dell'ordine in occasione del drammatico blitz nella scuola di Genova, che Amnesty International non esitò a definire come la "più grave sospensione dei diritti in un Paese democratico dal secondo dopoguerra". 

Ma ancora è di queste settimane la polemica sul console giapponese Mario Vattani, che più volte aveva inneggiato alla Repubblica di Salò e nel tempo libero si dilettava a cantare nei concerti di Casa Pound Italia. Nei confronti di Vattani sono state più volte chieste, e ottenute, le dimissioni e lo stesso ministro Terzi aveva promesso "sanzioni molto pesanti". 

Nei confronti del dirigente di Polizia romano verranno presi provvedimenti?


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