Roma: acqua a rischio razionamento. Cosa si nasconde dietro questa sciagura?

par Emilia Urso Anfuso
domenica 23 luglio 2017

No, non è affatto una fake news, e nemmeno allarmismo: la Capitale rischia di restare coi rubinetti dell'acqua corrente a secco. E se così fosse, sarebbe davvero una situaziobe aberrante, visto che peraltro, la notizia viene data solo ora, come se chi è a capo della regione Lazio - il Governatore Zingaretti - o la Raggi, non ne sapessero nulla.

E quando arriva la ferale notizia? Durante il periodo delle vacanze, ovvio. Quando già in molti sono partiti, o hanno la testa alle vacanze.

In questo paese, o si va avanti per procurati allarmi - vedi il tema delle "epidemie" di morbillo o meningite - oppure non dicono nulla su temi delicatissimi, come quello della fornitura dell'acqua che verrà razionata.

Ma cosa sta accadendo realmente?

Ecco cosa ha dichiarato Zingaretti, Governatore del Lazio, ai microfoni di TGCom24: "purtroppo è una tragedia. Il livello del lago di Bracciano si è abbassato con il rischio di catastrofe ambientale fino a questo evento. Abbiamo tempo sette giorni per trovare tutte le possibilità al fine di limitare al massimo il disagio per i cittadini, ma è sbagliato chiudere gli occhi. Il problema c'è ed è grave. Sta finendo l'acqua a Roma".

E ha proseguito: "Acea preleva dal lago di Bracciano solo l'8% di tutto il fabbisogno e quindi immagino una quantità non importante dell'acqua - aggiunge- Per ridurre al massimo i disagi, Acea ha stabilito degli orari di eventuale blocco. Sui dati che ha fornito però dovete chiedere a loro. Basta andare con una fotocamera a Bracciano per capire che sta accadendo l'inimmaginabile - aggiunge - far uscire l'acqua dai rubinetti è un diritto ma dobbiamo fare i conti con un problema enorme che è la siccità. Mi piacerebbe invitare qui Donald Trump per fargli capire cosa significa non rispettare gli accordi sul clima".

Qualcuno dica a Zingaretti, che questa situazione è talmente grave e urgente, che perder tempo a discutere con Trump non è la soluzione al problema...

Di rimando, ecco cosa ha risposto il presidente di Acea Ato 2, Paolo Saccani, intervistato daSkyTg24: "Da qui "a sette giorni non ci sarà nessuna soluzione, se non quella di razionare l'acqua dei romani. Questo succederà dal 28 in poi per un milion e mezzo di cittadini. Riteniamo quest'atto della Regione abnorme e illegittimo ma soprattutto inutile per il lago di Bracciano, dal quale vengono prelevati 86 mila metri cubi al giorno, che sono pari un abbassamento di 1,5 millimetri, ma il profondo 164 metri. Azzerare la derivazione creerà pesantissimi disagi per gli abitanti", facendo poi notare che "azzerare la derivazione fa risparmiare 1,5 cm ma da qui a sette giorni non troveremo nessuna soluzione se non razionalizzare l'acqua a Roma e ai romani, al Vaticano, ai palazzi istituzionali, alle attività produttive. Non faremo certo un bene all'immagine di Roma e dell'Italia e tutto per un centimetro e mezzo. Noi l'acqua non la fatturiamo, le soluzioni le abbiamo esposte al presidente della Regione in una mia lettera del 4 luglio scorso".

Per quanto riguarda poi la Raggi, ci ha tenuto a sottolineare: "chiaramente la mia preoccupazione da sindaca di Roma è che sia fatto tutto il possibile per assicurare l'acqua ai cittadini, agli ospedali, ai vigili del fuoco, alle attività commerciali. Mi auguro che Regione e Acea trovino quanto prima una soluzione condivisa. Va fatto quanto necessario per aiutare e tutelare oltre un milione di romani".

La sua preoccupazione è che "Sia fatto tutto il possibile"... Ha nulla da dichiarare la Raggi, in merito alla decisione di qualche tempo fa, di chiudere l'erogazione di molte fontanelle di Roma, i tradizionali "Nasoni"? (vedere video incorporato in questo articolo)

Ci rendiamo conto vero, dell'enormità della situazione? A me viene solo un'immagine in mente: quella della Città di Messina, che dopo ciò che accadde lo scorso anno, con la cittadinanza rimasta coi rubinetti a secco per mesi, ancora oggi versa in condizioni che forse nemmeno nel Terzo Mondo: acqua razionata

Non solo: per ciò che riguarda la minaccia di razionare l'acqua nella Capitale, non può non venirmi in mente un tema di cui nessuno parla: l'acqua che fuoriesce dai rubinetti di Roma, è inquinata anche dalla presenza di Arsenico e altre schifezze. Da anni. E da anni, l'Italia chiede deroghe alla Commissione Europea, affinchè non si debba arrivare al blocco dell'erogazione dell'acqua "potabile". Leggete a questo link un articolo pubblicato lo scorso anno: Arsenico nell'acqua. La situazione nel Lazio.

Non è che in realtà, l'Europa non concede più deroghe alla somministrazione di acqua addizionata con Arsenico, e questa pantomima condotta in queste ore da Zingaretti, Raggi & Co. nasconde appunto altre questioni?

Oltretutto, si parla di razionamento a tappeto, che comprenderebbe anche gli ospedali, qualcosa di molto grave a tutti gli effetti.

Oppure, dietro questa sventura dell'acqua razionata, si nasconde il progetto paventato dal Ministero dell'Ambiente, di far pagare l'acqua corrente a tutti, garantendo - al massimo - poca acqua ai bisognosi? Il Ministro Galletti ne parlò lo scorso Aprile.

E se invece dietro a questi discorsi si nascondesse davvero una situazione climatica giunta ormai oltre la criticità accettabile, e ci stessero fornendo spiegazioni ma solo un poco alla volta?

Ribadisco: tra i procurati e inutili allarmismi su certi temi, e il nascondere informazioni sensibilissime per tutta la popolazione, io vedo solo la mala gestione e l'informazione pilotata. Solo che stavolta non si parla dell'ennesimo scandalo legato a qualche politico, ma della salute e del benessere di tutti.

Dubitare stavolta non porta a nulla, fino a che non ci diranno davvero cosa sta per accadere e perchè...

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