Roma, Istituto Dermopatico dell’Immacolata a rischio

par UAAR - A ragion veduta
venerdì 28 ottobre 2011

Anche l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, importante ospedale dermatologico romano gestito da religiosi, rischierebbe il crac come il San Raffaele di don Verzè.

Ne parla in maniera dettagliata un’inchiesta su L’Espresso. A capo dell’IDI e dell’ospedale San Carlo c’è Fratel Franco Decaminada, esponente della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione.

La Congregazione controlla, oltre a questi due nosocomi, diverse case di cura, orfanotrofi, una società farmaceutica che fattura 20 milioni l’anno, un centro oncologico.

Ha molti contatti col mondo della politica di Roma, in maniera trasversale ed influente. L’IDI avrebbe però un buco stimato tra i 300 e i 400 milioni di euro, anche a causa di investimenti spericolati. E i creditori sono preoccupati, in particolare la banca UniCredit, con uno scoperto di 150 milioni.

Valentino Salvatore


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