Rivoluzione Civile chiude i battenti

par Pleo
giovedì 2 maggio 2013

 

Con un comunicato stampa congiunto i fondatori di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia (Azione Civile), Angelo Bonelli (Verdi), Luigi De Magistris (Movimento Arancione), Oliviero Diliberto (Pdci), Antonio Di Pietro (Idv), Paolo Orlando (Rete2018) e Leoluca Ferrero (Prc), hanno deciso di porre fine all’esperienza di RC. Il motivo? Insoddisfazione derivata dal riscontro negativo alle ultime elezioni.

“I soggetti che hanno dato vita a Rivoluzione Civile hanno deciso all’unanimità di considerare conclusa questa esperienza. Il risultato insoddisfacente delle elezioni politiche del febbraio scorso ha indotto ognuna delle componenti a una riflessione profonda della nuova fase politica al proprio interno.” 

È dunque il momento di riflettere per Ingroia e compagni che per ora percorrono strade troppo diverse per raggiungere un stesso obiettivo:

“Si è preso atto che le scelte strategiche future dei singoli soggetti sono incompatibili con la prosecuzione di un progetto politico comune, quanto meno nell'immediato. Resta intatta la stima reciproca tra tutte le forze che hanno dato vita a RC e la volontà di mantenere comunque interlocuzioni finalizzate al profondo cambiamento politico, culturale e sociale dell'Italia.”

Se, come è solito dirsi in gergo sportivo, “squadra che vince non si cambia”, forse per Rivoluzione Civile un cambiamento tra i ranghi potrebbe essere la soluzione per un futuro “risorgimento” se, almeno i principi, ci sono. La nota infatti si conclude sottolineando proprio il mordente che fin'ora ha tenuto in vita il partito:

"Resta inoltre forte il convincimento che nel nostro Paese la presenza in Parlamento di rappresentanti delle forze unite attorno a Rivoluzione Civile avrebbe portato un arricchimento importante al dibattito per la realizzazione di una legislazione avanzata sul terreno dei diritti sociali e civili, della legalità, dell’etica nella politica e di un nuovo impianto istituzionale. Il contrario di quanto purtroppo è avvenuto”

 


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