Ritorno al verismo con Pennacchi

par paolo federici
giovedì 29 luglio 2010

Il premio Strega è stato vinto da "Canale Mussolini" di Antonio Pennacchi... ed io l’ho letto!

Giovanni Verga, con "I malavoglia" ha raccontato le vicende di una famiglia calandola nel contesto storico della Sicilia di fine ’800. Dopo di lui altri si sono cimentati in opere similari. Basti ricordare "La storia" di Elsa Morante o, seppur pubblicato postumo, il meraviglioso "Cappello pieno di ciliege" della Oriana Fallaci. 

Antonio Pennacchi si colloca, prepotentemente, nel gruppo. 

Annunciando, nella prefazione, che lo scopo della sua vita (la "mission" come dicono gli inglesi) era quello di scrivere questo libro, al quale ha pensato da sempre, riuscendo a realizzarlo solo dopo una vita di lavoro (con i libri, infatti, difficilmente si mangia!). 

Onore al merito, operazione compiuta. 

Anche se ... 
Eh sì, in questo sperticamento di elogi (a costo di ripetermi, mi ripeto: meritatissimi) la dietrologia tanto cara a noi italiani mi fa l’occhiolino. 

Davvero Mussolini era così bravo, così dedito all’Italia ed agli italiani, così deciso nel suo sogno di riportarci agli antichi fasti romani? 

Il dubbio che qualcuno "spinga" affinché la riabilitazione abbia successo... c’è. 

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