Rinvio a giudizio per otto messinesi illustri
par e. d. scimone
lunedì 14 febbraio 2011
Il presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto (all'epoca dei fatti era vice ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca del governo Berlusconi) insieme al Rettore dell'Università di Messina Franco Tomasello ed alla moglie Melitta Grasso con l'ex presidente del Consiglio Comunale di Messina Umberto Bonanno e l'ex direttore sanitario del Policlinico di Messina Giovanni Materia.
Otto imputati per accuse che vanno dall'abuso d'ufficio alla truffa.
Otto messinesi illustri (forse i più importanti) che a loro piacimento sembra, gestivano come fosse cosa loro il policlinico di Messina pilotando un concorso (leggi qui la cronaca).
La più grande industria della città dello stretto, da sempre oggetto delle mire di gruppi affaristici e criminalità organizzata, rientrava secondo i magistrati, nella sfera delle conduzioni private dei padroni della città.
La solita storia, i soliti palazzi e le solite facce.
Una storia vecchia come quella di questa città.
Il processo valuterà gli indizi e le prove cercando la verità in un processo che vede imputati uomini potenti. I più potenti.
Il rinvio a giudizio è un atto politicamente ed eticamente pesante.
La giustizia accerterà le responsabilità ma nel frattempo Giovanni Materia si dimette dall'incarico di direttore sanitario dell'ASL di Milano.
Un gesto che appare in controtendenza con la prassi giudiziaria del nostro paese, quando a finire sotto processo per gravi indizi di colpevolezza sono politici e alti funzionari che restano inchiodati alle loro poltrone da cui la giustizia sembra essere meno forte.
Materia si dimette. Attenderà il giudizio con serenità (si dice così).
Tomasello e Ricevuto?
Loro no.
Loro continueranno a difendersi nella condizione privilegiata di uomini potenti.