Riflessioni Salariali Comparate

par Lucretia Serthra
giovedì 11 marzo 2010

E’ oramai evidente che l’attuale "Sistema Salariale Italiano" delle medie e grandi imprese impostato rigidamente sulla produzione e produttività "non funziona", poiché il calare della richiesta di prodotti procura innumerevoli licenziamenti con devastanti effetti sull’economia locale, sulle persone, sui lavoratori, sulle famiglie, sulla società...

L’odierna economia è copiosamente sostenuta da finanziamenti sociali volti a sussidiare centinaia di migliaia di lavoratori e famiglie che altrimenti, per forza di causa maggiore, non spenderebbero quell’indispensabile danaro che alimenta l’economia e le attività tutte, con conseguenze facili da immaginare.
 
C’è invece un "Sistema Salariale Italiano che Funziona" e sostiene stabilmente "una parte dell’economia"; tale sistema è composto dalle centinaia di migliaia di stipendi pubblici, bancari ed affini protetti dai licenziamenti, dunque mensilmente erogati indipendentemente dalle insidiose fluttuazoni della congiuntura... Ciò consente ai protagonisti un’attiva e continua partecipazione ai consumi che a loro volta sostengono le imprese, nonché una discreta quanto serena pianificazione dei presenti e futuri eventi personali...
 
"Entrambe i succitati Sistemi Salariali" sono rivolti a donne e uomini con straordinarie similitudini intellettive e fisiologiche e sembra, inoltre, accertato che la "Parità di Diritti e Opportunità" siano intesi a beneficio di tutta la collettività; "ma SE tutto ciò è Vero", allora non sono chiare le discriminanti che assegnano i succitati Privilegi Salariali.
 
E’ dunque auspicabile che le numerose eminenze politico industriali emendino il soggettivo quanto controverso canovaccio economico-sociale?
 

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