Rifiuti: il CNR dà le soluzioni al problema con il THOR

par Dino Brancia
venerdì 19 giugno 2009

Il “Consiglio Nazionale delle ricerche”, CNR, insieme alla Società Assing Spa di Roma, dopo anni di studi, hanno messo a punto e sperimentato per due anni in Sicilia, in provincia di Messina, un mulino dal nome THOR per la conversione a freddo di rifiuti solidi urbani in combustibili.

L’Italia si riesce a governare solo all’ insegna dell’emergenza trascurando la ricerca, i ricercatori e la modernità. 
 
Il “Consiglio Nazionale delle ricerche”, CNR, insieme alla Società Assing Spa di Roma, dopo anni di studi, hanno messo a punto e sperimentato per due anni in Sicilia, in provincia di Messina, un mulino dal nome THOR per la conversione a freddo di rifiuti solidi urbani in combustibili.
 
Questo sistema innovativo e non inquinante alla fine del 2008, dopo una fase di sperimentazione, doveva essere la soluzione ai problemi dell’emergenza rifiuti della nostra amata Italia.
 
Le Province, i Comuni e le municipalizzate erano interessate al progetto ma, con le casse praticamente vuote, la rinuncia è stata inevitabile.
 
I rifiuti? meglio smaltirli nelle discariche! Infatti il 54% dei rifiuti viene ancora smaltita nelle discariche: “come dire, pulisco casa e nascondo la spazzatura sotto il tappeto!”.

La Sicilia, attuale Regione in emergenza Rifiuti, sotto il tappeto nasconde il 94% dei rifiuti. Che dire, occhio non vede cuore non duole!.
 
Le Regioni commissariate, sempre per l’emergenza rifiuti, sono ben 5 con un costo da capogiro per le nostre tasche: la cifra si aggira intorno al 1,8 miliardi di Euro. Il THOR (questo Mulino che in realtà verrebbe a costare due milioni di Euro) alla politica Italiana non interessa, forse per la cifra relativamente bassa per la sua messa in opera.
 
Le attuali potenzialità del THOR non sono affatto da scartare, visto che potrebbe far fronte alle necessità di un comunità di cinquantamila abitanti ed è in grado di triturare e convertire circa cinquantamila tonnellate di rifiuti al giorno.
 
Dalla spazzatura si può ricavare: 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate di materiale ferroso e non, una tonnellata di inerti. E, come se non bastasse, tutto il prodotto esce sterilizzato!
 
In Italia, dove la politica non arriva, arrivano, per nostra fortuna, gli imprenditori lungimiranti: infatti questo progetto del Thor dalla Sicilia si è trasferito in Piemonte, a Casal Monferrato, Provincia di Cuneo, dove ha sede la Buzzi Unicem spa, secondo gruppo in Europa per la produzione di cemento. A questa Azienda il THOR garantisce parte dell’energia che utilizza nel cementificio contribuendo a ridurre l’inquinamento ambientale. Attualmente il THOR riesce a produrre una tonnellata all’ora di prodotto da utilizzare come combustibile, ma l’obbiettivo è di arrivare a 100.000 tonnellate l’anno e quindi sostituire la metà del combustibile oggi impiegato.
 
La sua sperimentazione il CNR l’ha portata a termine con successo! Adesso tocca alla politica trovare aziende disposte a costruire questi mulini, visto che la produzione di rifiuti aumenta in modo vertiginoso ogni anno. 

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