Relazioni estive sotto la lente d’ingrandimento. E quando non durano solo il tempo di un tuffo?

par Ambra Zamuner
lunedì 24 agosto 2009

Nonostante le temperature torride di questi ultimi mesi, non si placa il desiderio di relazioni estive delle donne e degli uomini in vacanza. Certo non è solo l’adolescenza il periodo in cui si fanno incontri interessanti nei luoghi di villeggiatura che hanno il vizio di durare poco e lasciare ricordi. Addirittura le mete turistiche si sono adeguate al trend e fanno dell’incontro estivo la loro maggiore attrazione: le isole Baleari, la Grecia, le nuove mete marine e non dell’Europa dell’est si adeguano al target anagrafico dei visitatori e propongono vita notturna sfrenata, locali a tema e spiagge attrezzate.

Dal punto di vista strettamente emozionale secondo molti pareri ritrovati in giornali femminili sono le donne quelle più portate nella ricerca dell’avventura da vacanza o alla storia a termine anche se spesso tutto ciò nasconde un desiderio di stabilità. Il famoso uomo da spiaggia quindi, il galletto che non deve chiedere mai è quello che si nota più facilmente aggirarsi per le spiagge in cerca della gloria passeggera, ma è giusto ricordare che anche la donna sa quello che sta facendo. Insomma, nascondersi dietro il fatto di essere state "raggirate" e che in realtà si è in grado di portare la serietà anche nei rapporti in vacanza porta con se un’infinità di problemi con se stessi, tanto più che dire cose del genere non solo rende ridicoli, ma anche un po’ degni di essere ridicolizzati dagli amici.

L’unica differenza fra un uomo e una donna in cerca di avventure è la possibilità per quest’ultima che la cotta non si limiti solamente al periodo estivo. Veronica Vizzari psicoterapeuta e sessuologa per Style.it afferma che: "È importante capire perché abbiamo caricato di aspettative una relazione destinata a non avere seguito. In genere, non è lui a essere irresistibile, ma noi ad avere un bisogno inappagato e a proiettarlo sull’uomo dell’avventura: se ce ne rendiamo conto e lo accettiamo, possiamo "smitizzare" l’oggetto del desiderio". Il problema quindi potrebbe risiedere nel bisogno innato di una relazione, ma questo sentimento può anche non riguardare solamente il doppio cromosoma X. D’altraparte anche l’introvabile, e ormai estinto, uomo sensibile e decente va in vacanza prima o poi.

C’è poi l’eterno dilemma al momento della partenza: Esistono coppie collaudate che hanno iniziato il loro rapporto proprio durante le vacanze? E’ possibile approfondire talmente la conoscenza in un ambiente così particolare, tanto da dar vita ad una storia destinata a durare anche al momento di tornare a casa?


Dipende dalle situazioni, dalle distanze, personalmente mi trovo a disagio quando sento parlare di amore dopo una settimana di conoscenza notturna in un posto in cui l’unico problema che si doveva affrontare era quello di abbinare le infradito alla borsa. Un vero sentimento ha bisogno di una terra stabile in cui affondare le radici, di un feeling diverso da quello che si ha entrambi, sicuramente in comune, con l’etilometro. Chiaramente esistono anche i casi in cui il cosiddetto colpo di fulmine basta per dare vita a qualcosa di potenzialmente importante, in questo caso solo il tempo (e la sobrietà) potrà rivelare la vera natura e stabilità del rapporto a due. Va ricordato comunque che il flirt da vacanza lo si affronta benissimo anche come un divertimento, c’è chi allo stress delle relazioni è abituato tutto l’anno e vuole svagarsi (non che io sia favorevole alle corna eh, è solo realismo il mio) oppure c’è chi non ci è abituato per niente allo stress quotidiano di coppia e quindi si merita il sacrosanto divertimento scacciapensieri.

Tra mille casi il dilemma rimane: Perchè riusciamo a riflettere e invischiarci in situazioni intricate anche in vacanza?

La saudade sentimentale, prendo in prestito il termine sperando che non me ne si voglia, ci ha già contagiato tutti?

Per questo dovrebbero chiudere le frontiere, altro che febbre suina.


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