Regione Sicilia: si abbattono le barriere architettoniche
par Bernardo Aiello
sabato 5 giugno 2010
Approvata dall’Assessorato Regionale siciliano alla Famiglia, guidato da Caterina Chinnici, la graduatoria dei progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici privati. Gli interventi finanziati sono 360 e la somma impegnata è di un milione e 600 mila Euro. Si tratta di inserimenti di piattaforme elevatrici, di realizzazioni di bagni accessibili, di realizzazioni di rampe di accesso e di altro ancora necessario per la piena fruizione da parte dei disabili di ambienti e di unità abitative esistenti e non a norma, in cui essi risiedono.
Sono interventi con programmazione annuale mediante un’unica “finestra” in data primo marzo, entro la quale occorre presentare il progetto dei lavori da eseguire e la relativa richiesta di finanziamento al proprio comune di residenza (in caso contrario si slitta all’anno successivo). Le richieste vengono esaminate dall’Amm.ne municipale e poi inviate a quella regionale, dove vengono inserite in due graduatorie, una relativa ai disabili con invalidità totale ed una agli altri disabili. Le graduatorie recentemente approvate sono quelle relative all’anno 2009.
Questa tipologia di intervento conferma, se mai ce ne fosse di bisogno, l’assoluta necessità del decentramento amministrativo perché sarebbe stato assolutamente improponibile se tutto fosse stato accentrato a Roma; anzi, a parere del vostro reporter, si rileva l’opportunità di una maggiore attenzione al principio della sussidiarietà, mutuato dalla teologia morale cattolica e ripreso nelle encicliche Quadrigesimo anno di Pio XI e Caritas in veritate di Benedetto XVI.
Il principio della sussidiarietà prevede che le decisioni debbano essere prese il più vicino possibile ai cittadini, lasciando che il potere appartenente ad un livello superiore si occupi solo delle materie che non possono essere trattate meglio ad un livello inferiore, ad esempio dalle autorità locali. In definitiva questo tipo di assistenza ai disabili dovrebbe diventare di competenza esclusiva dei comuni; ciò a maggior ragione in vista della prossima definizione della riforma fiscale federalista, prevista per i primi mesi del prossimo anno, che avrà come base l’autonomia finanziaria della amministrazioni locali.
Ovviamente, pur con questa precisazione, resta il plauso per l’Amministrazione siciliana Lombardo, che appare muoversi con accortezza ed impegno pur nella difficile congiuntura economica.