Referendum e Giustizia: scacco matto alla Democrazia

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sabato 5 marzo 2011

E’ mai accettabile che una minoranza decida le sorti di uno Stato intero? Io sono tra quella maggioranza che non ha voluto questo esecutivo. Ergo pretendo che le mie volontà vengano rispettate, se chiedo che il Referendum sullâacqua pubblica, il nucleare e il processo breve, sia accorpato alle amministrative.

Ma voi credete ancora di vivere in un Paese democratico? Non è possibile andare avanti così. Non è più tollerabile che un Governo, legittimato solo dalla maggioranza dell’80% della popolazione recatasi alle urne, faccia carne di porco così spudoratamente. Tradotto in cifre approssimative, significa che un 45% degli italiani, cioè una minoranza dell’intera popolazione comanda. Togliamoci poi i dissociati finiani, togliamoci la Lega sfacciatamente nordista, e la percentuale - di chi veramente rappresenta l’unità d'Italia - scenderà ancora.

Dunque, è mai accettabile che quella minoranza decida le sorti di uno Stato intero? Io sono tra quella maggioranza che non ha voluto questo esecutivo. Ergo pretendo che le mie volontà vengano rispettate, se chiedo che il Referendum sull’acqua pubblica, il nucleare e il processo breve, sia accorpato alle amministrative. Lo pretendo perché faccio parte dello Stato, voglio avere voce in capitolo. Non voglio perdere miseramente la possibilità di esprimere una mia sacrosanta opinione su cardini fondamentali come i suddetti, per mancanza di quorum. Non solo: siccome pago io cittadina, non voglio buttare soldi nel cesso, 350 milioni, quando ho la possibilità di concentrare due voti in un’unica sede. E non ho tempo da perdere a fare su e giù, per il capriccio di un dittatore che teme il mio giudizio.

Dove sta la democrazia se un Governo mascalzone boicotta il mio diritto di scegliere che leggi approvare, isolando il voto popolare, ben sapendo che gli italioti se ne fregano se un bene dell’umanità sarà privatizzato? Ben sapendo che gli italianti se ne fottono del nucleare. Ben sapendo che gli italienti se ne sbattono del processo breve retroattivo? E sempre io, appartenente alla maggioranza del popolo che non ha dato il suo consenso a Berlusconi, non voglio che il Parlamento sia impegnato a decidere su una megagalattica barzelletta incentrata sul conflitto di attribuzione, vedi alla ridicola voce "nipote di Mubarak". Ma che lavori per risolvere i MIEI problemi. Così come non voglio che si compia, in fretta e in furia, un attentato alla Costituzione, riformando e deformando la Giustizia. Non accetto che una tv pubblica programmi tre palinsesti di chiara natura berlusconiana, oltre al telegiornale minzoliniano e le varie reti private del Manipolatore Mediatico, atte a oscurare quelle rare voci fuori dal coro che lottano contro il Potere del Caimano. Il concetto è semplice: se a dirigere c’è un capitalista che rappresenta solo un pugno di persone, mentre le restanti sono appena benestanti o addirittura nullatenenti, è scontato che quel capitalista farà unicamente il suo interesse e dei suoi simili. La massa degli italiani non ha dunque un preposto al loro servizio, ma un primo ministro che rema contro, prestando un disservizio alla Nazione. Uno squilibrio tale non è pluralismo nè libertà.

La Democrazia è nuda, spogliata di ogni garanzia, in mano a una banda di balordi che io, maggioranza degli italiani, non ho eletto. E le opposizioni, che sono comunque nostri rappresentanti, perchè non fermano questo scempio? Basta sdegnarsi a parole. La realtà è sotto gli occhi di tutti: l’Imperatore antidemocratico sta massacrando lo Stivale per salvare il suo trono. Propongo un gesto estremo: una dimissione cotta delle opposizioni, in segno di protesta. Un parlamento privato di una buona fetta di seggi potrebbe mai essere legittimo? Non credo proprio. Lo dico a Bersani che va sventolando firme per le dimissioni del Premier. Lo dico a Di Pietro, a Casini, a Fini: defenestrate questo governo rimettendo il vostro mandato. Invece di fare altre inutili chiacchiere, mentre questi approfittatori, giorno dopo giorno, vanno avanti imperterriti, lavorando freneticamente al fine di scardinare tutti i principi di libertà, giustizia e uguaglianza. La Democrazia che tanto sbandierate è sotto scacco matto. Anche per colpa vostra. Che siete testimoni, ma non mollate comunque lo scranno. Cosa aspettate? Siete impotenti. L’unica è abdicare in massa.


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