Referendum Costituzionale: i 4 milioni di italiani all’estero "rischiano" di essere determinanti per il sì

par Marco Barone
giovedì 29 settembre 2016

Chi la chiama la carta segreta del Governo, chi la goccia che potrà fare la differenza: nella realtà delle cose è già iniziata la missione all'estero del Governo per sostenere il sì al Referendum Costituzionale. 

OPINIONE | Dal 2016 può votare per posta dall'estero anche chi non è iscritto AIRE ed esiste anche la possibilità, per chi è iscritto all'AIRE, di votare in Italia. Si tratta di quasi 4 milioni di potenziali elettori, che potranno certamente fare la differenza. La propaganda è chiara, snellire, essere più rapidi, ridurre il numero dei politici, eliminare gli enti inutili.
 
Chi potrebbe mai dire no ad una proposta del genere? Nessuno. Eppure dietro l'inganno del sì si cela dell'altro, che è già difficile spiegare in Italia, figuriamoci all'estero. Dove sicuramente diranno che per avere l'Italia più semplice, più attrattiva, basta un semplice sì. Insomma, il rischio che vinca il sì è elevato, anche perché è difficile spiegare alla destra, ad esempio, le ragioni del No, quando questo testo di riforma è molto simile a quello del 2006.
 
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Insomma, la situazione non è buona per il no, ed il voto degli italiani all'estero rischia di essere determinante, visto che lì riuscire a fare una campagna per il no, con gli stessi mezzi a disposizione del sì è praticamente impossibile. Ciò perché, è sceso in campo il Governo, vi è il Governo italiano che sostiene la sua riforma, che fa propaganda per la sua riforma, roba da regime verrebbe da dire. E forse è il caso di dirlo.

Marco Barone

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