Red Ronnie e i suoi sproloqui, arrivati anche al Tg1

par ElGiramundoBlog
mercoledì 23 maggio 2012

Buona regola dell’informazione dovrebbe essere quella di saper valutare le fonti e c’è da augurarsi che l’Ordine Nazionale dei Giornalisti prenda provvedimenti nei confronti di chi, in Rai, ha permesso a Red Ronnie di sproloquiare sulla tragedia del terremoto in Emilia. Il servizio pubblico con questo intervento, mandato in onda dal Tg1, si è preso gioco delle popolazioni colpite dal sisma, dando voce a un mitomane che scalpitava da ore.

Forse, gli unici ad aver previsto con una certa approssimazione il fenomeno sono alcuni studiosi che hanno consegnato un rapporto alla Commissione Grandi Rischi. La ricerca menziona un evento sismico che avrebbe coinvolto il nord Italia con un arco temporale variabile fino al prossimo settembre.

Nulla di plausibile e omesso, contrariamente a quanto accaduto in Abruzzo nel 2009, quando il ricercatore Giampaolo Giuliani fu addirittura denunciato per procurato allarme.

Tornando a Red Ronnie, l’umana comprensione per chi soffre per aver perso lo status di conduttore e critico musicale (termine da usare con tutte le riserve del caso) di riferimento per i giovani può starci. L’utilizzo dei mezzi meno ortodossi per avere una nuova fiammata di visibilità, invece, non è tollerabile.

Già lo scorso anno, Red Ronnie (al secolo Gabriele Ansaloni) aveva mostrato, nel peggiore dei modi, le proprie inquietudini al pensiero di vedersi sfuggire di mano anche il ruolo di consulente personale dell’ex sindaco di Milano, Letizia Moratti: inventando di sana pianta la cancellazione del LiveMi (da lui organizzato) e attribuendone la decisione proprio a Pisapia.

Giuliano Pisapia il 21 maggio 2011, giornata dell’evento musicale, non era ancora sindaco, e di conseguenza non avrebbe potuto disporne l’annullamento. Tutto finì con una serie di sfottò nella pagina Facebook di Ronnie che venne invasa da messaggi che incolpavano l’attuale sindaco di Milano delle cose più improbabili.

Le stesse prese in giro che da qualche mese vanno in onda sul social network Twitter, nel quale il conduttore e fondatore della web station Roxy Bar Tv ha stabilito la propria residenza in pianta stabile ventiquattro ore su ventiquattro, tanto da farsi temporaneamente bloccare l’account per troppi tweet.

Piacione e gentile con i personaggi del mondo dello spettacolo, compreso quel Jovanotti di cui tanto aveva sparlato in campagna elettorale, appassionato della causa di Chico Forti per la cui liberazione promette iniziative e appelli, quanto intollerante al dissenso e alle critiche leggermente colorite, al punto da non farsi scrupoli nel bloccare gli utenti sgraditi.

Non tutti, probabilmente, hanno letto le prime avvisaglie della smania di attirare l’attenzione servendosi di Twitter: strani discorsi riguardanti triangoli nel sole da considerare come segnali, la Nasa, con tanto di invettive contro i giornali rei di occuparsi esclusivamente di Mario Monti. Poi la follia dei Maya e finalmente Ronnie ce l’ha fatta ad avere la sua bella vetrina in Rai.


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